lunedì 30 luglio 2018

"La casa degli spiriti" di Isabel Allende - Cosa ne penso?


“Clara, l'ultima dei quindici figli di Severo e Nivea del Valle, e` una bambina strana. Ben presto in famiglia capiscono che le spettrali apparizioni, la saliera che si muove durante il pranzo e altre strani avvenimenti sono tutti opera di Clara. La bambina e` anche in grado di predire con una certa esattezza le tragedie e i terremoti; questo perche` Clara e` una chiaroveggente, solo l'ultima delle stramberie di una famiglia bella, unita ma sicuramente stramba. Ma con questa sua particolarita` e il suo carattere distratto e assente, che vita potra` fare? In realta` Clara avra` una vita decisamente densa, fatta di artisti, sedute spiritiche ma anche di marito e tre figli. Una vita quasi mai semplice, soprattutto a causa del suo irascibile marito, che Clara riporta minuziosamente nei suoi quaderni divisi con nastrini colorati. Grazie a lei, al marito Esteban e alla nipote Alba vivremo il Cile lungo tutto il secolo scorso, dai primi anni del '900, all'avvento fugace del comunismo, fino alla terribile dittatura che per 20 anni ha piegato il Cile. Con questo libro si conclude un viaggio lungo piu` di 100 anni che noi lettori abbiamo fatto in compagnia delle famiglie Sommers e del Valle.”



Eccoci qui, alla fine di questo emozionante viaggio, iniziato con la piccola Eliza Sommers di La figlia della fortuna e terminato con Clara e Alba. La casa degli spiriti e` l'ultimo, in ordine cronologico, di questa saga familiare ma e` il primo a essere stato scritto, circa 20 anni prima. E` il romanzo d'esordio di Isabel Allende, acclamato in tutto il mondo come un capolavoro.
Per quanto mi riguarda, io lessi questo libro per la prima volta una decina di anni fa; non era il primo Allende che leggevo ma e` quello che mi ha folgorata! Ricordo di averlo adorato. Come ho constatato piu` volte in questi mesi, pero`, devo essere cambiata in questi 10 anni, perche` ho cambiato idea su parecchi libri. Nel caso di La casa degli spiriti non e` che ora non mi piaccia, attenzione, ma purtroppo non mi ha rubato il cuore come la prima volta.

Ricordo, per esempio, di aver sorvolato molto sulla figura di Esteban Trueba, mentre ora l'ho proprio odiato. In effetti per buona parte della storia e` difficile sopportarlo. Esteban e` un uomo che arriva da una brutta infanzia, fatta di poverta`, di lavoro infantile e di responsabilita` troppo grandi, costretto a lavorare per una madre malata e una sorella che lo faceva sentire perennemente in debito. Una volta cresciuto ha fatto davvero miracoli, perche` con la sua intelligenza e ambizione e` riuscito in pochi anni a costruirsi una fortuna e una posizione che gli sono durati tutta la vita ma il suo passato gli ha anche lasciato un pessimo carattere. Esteban e` un uomo con evidenti problemi di gestione della rabbia, violento, prepotente, che in famiglia si comportera` come un padre-padrone. Questo non ha mai impedito a Clara di vivere con lui, anche se non l'ha mai amato, pero` gli ha precluso la possibilita` di avere un qualsiasi tipo di rapporto con i figli che per quanto scapestrati non sono mai riusciti ad amarlo davvero. E` un uomo che sotto sotto aveva un cuore ma che la vita ha trasformato in un mostro. Diciamo che in parte si riscattera` durante la vecchiaia, quando tutti i suoi ideali e le sue certezze si sgretoleranno davanti ai suoi occhi; solo allora capira` veramente, avra` la possibilita` di fare un esame di coscienza e rimediare ad alcuni dei mille errori commessi con la sua famiglia.

Clara e` un altro personaggio molto particolare. E` idolatrata e dipinta come una delle donne forti della Allende e anche io me la ricordavo cosi. In realta` la sua non e` proprio forza, ma indifferenza verso cio` che la circonda; Clara fino alla fine della sua vita vivra` in un mondo tutto suo, fatto di fantasmi, sedute spiritiche e alieni, e questo le impedisce proprio di connettersi con il mondo vero, con la sua famiglia e con la sua casa. Attenzione, non e` una cattiva donna, una cattiva madre, vuole bene ai suoi figli e quando sara` proprio costretta riuscira` per un periodo a vivere su questa terra, tra noi mortali e a essere piu` pratica, ma solo fin quando ci sara` bisogno. Clara e` perennemente evanescente ed e` forse per questo che suo marito, abituato ad avere tutto cio` che vuole, ne diventa ossessionato. Lui puo` avere cio` che vuole, ma Clara gli sfuggira` sempre.
Sorvolando sui tre figli, che per quanto oppressi da un padre violento ho trovato abbastanza imbecilli, mi soffermerei sulla nipote Alba. Lei e` la vera donna forte di questa storia! E` una donna guidata dai suoi sentimenti ma con un piede sempre per terra, generosa, altruista e coraggiosa. Lei vivra` uno dei periodi piu` bui della storia del Cile da protagonista. E` grazie alla sua voce che veniamo a conoscenza di tutta la storia ed e` grazie a lei che il nonno, alla fine della sua vita rinsavisce e scopre di avere ancora un cuore. Lei e` stata la mia preferita in questa storia.

Ma la mia parte preferita di questo romanzo, quello che personalmente ha rinnovato la mia attenzione che a un certo punto della storia stava un po` calando, e` proprio l'ultima parte che riguarda il periodo che va dalle elezioni in cui vinsero i socialisti, fino alla dittatura. E` terribile leggere questa parte, perche` la Allende non ci risparmia niente, nessuna violenza. Ma e` giusto leggerle perche` queste cose sono successe. Nel libro si fa riferimento a un Poeta e al Presidente, che pero` rimangono innominati. Se molto probabilmente il Poeta al quale si riferiscono e` Neruda, e` impossibile non riconoscere nel Presidente la figura di Salvador Allende, il presidente socialista che vinse le elezioni e governo` per tre anni fino al colpo di stato di Pinochet nel quale venne ucciso e zio/cugino della nostra scrittrice. A causa della sua stretta parentela, la Allende fu costretta a fuggire dalla sua patria e quindi chi meglio di lei puo` raccontarci di prima persona questa brutta pagina della nostra storia contemporanea.

Se quindi, dal punto di vista della storia familiare e dei personaggi questo libro non e` stato il mio preferito (ho amato molto di piu` Ritratto in seppia e le figure di Eliza Sommers e Aurora del Valle), dal punto di vista del “contorno” storico questo romanzo e` stato sicuramente il piu` emozionante e toccante. Il mio voto e` di 3.8/5. Se consiglio di leggerlo? Ovviamente si!

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