mercoledì 27 settembre 2017

"Il giardino delle farfalle" di Dot Hutchison - Cosa ne penso?

Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere..
Avevo questo romanzo sul telefono da mesi ma non so perche` ho sempre rimandato la lettura. Devo dire che non mi ispirava molto e da quando l'estate e` finita mi ispirava ancora meno, visto che ora di thriller non ne voglio piu` leggere per almeno un anno. Pero` era li, e quindi mi son fatta coraggio e l'ho iniziato, senza tante aspettative (piu` mi mettono frasi entusiaste sulla copertina e meno ci credo). Sapete una cosa? Mi sbagliavo! Ho letto le prime pagine a singhiozzo perche` ero molto impegnata, ma una volta ritagliato un po` di tempo per me non sono piu` riuscita a staccarmi. Era da tanto che una lettura non mi prendeva cosi tanto.
Di solito io leggo tanto, ma a piccoli pezzi, perche` gli occhi mi si stancano subito. Con questo non riuscivo a smettere, giuro, passavano le ore senza accorgermi. Perche` tutto questo entusiasmo? Perche` la storia che la protagonista racconta e` emotivamente disturbante e coinvolgente.

Il romanzo e` stato scritto con due stili narrativi: nella narrazione principale troviamo Maya, una delle ragazze superstiti, mentre in una sala interrogatori dell'FBI ricostruisce ai due agenti increduli cosa avveniva all'interno del giardino; a questi racconti si alternano dei flashback in cui la storia e` raccontata dall'autrice e noi siamo trasportati come spettatori all'interno del Giardino, ad assistere in prima persona agli orrori perpetrati dal Giardiniere e dal figlio maggiore, il crudele Avery. Nelle prime pagine questo meccanismo mi confondeva, ma una volta capito era di facile lettura, e anzi molto coinvolgente.

Se vi aspettate grandi colpi di scena, devo dire che non ce ne sono di grossi. Sicuramente uno, verso la fine, inaspettato ma non sconvolgente. Cio` che a parer mio e` intrigante in questo romanzo e` proprio la storia che Maya racconta; giri la pagina curioso e timoroso allo stesso tempo di sapere cosa succedera`, perche` quello che le ragazze sono costrette a subire e` terribile. Si prova tanta pena e rabbia per la cattiveria, l'egoismo e la mente malata dei protagonisti maschili. Perfino Desmond, il figlio minore, che non condivide il sadismo del padre e del fratello, non e` un personaggio positivo. Come dice Maya, e` debole e codardo. Non fara` del male fisicamente alle ragazze ma con il suo comportamento passivo e` comunque complice.
Inoltre e` vero che Maya (o Inara) non convince mai fino in fondo. Non e` spaventata come in teoria dovrebbe essere una vittima di tali violenze. Non si capisce se si era affezionata al rapitore, se fosse addirittura una complice o se nasconde qualche altra cosa. Aiuteranno molto a capire la psicologia di questo personaggio i pochi dettagli che Maya dara` della sua infanzia e della sua vita prima del Giardino. Nasconde qualcosa, e` vero, ma non bisogna fermarsi alle apparenze.

Non so se ho ben reso cio` che ho provato leggendo questo libro. Ho scritto questo commento di getto, ancora travolta dalla storia appena conclusa. Ovviamente non dico che sia un capolavoro, ma dategli una chance! Secondo me non vi deludera`. Voto: 3,8/5 :)

lunedì 25 settembre 2017

"Sherlock Holmes" di Arthur Conan Doyle - Cosa ne penso?

 In questo libro possiamo trovare 4 tra i piu` celebri racconti che vedono protagonista Sherlock Holmes.
Uno studio in rosso” e` il primo romanzo che ci ha fatto conoscere l'investigatore privato Sherlock Holmes e il suo amico dottor John H. Watson. E` un testo fondamentale nella lettura delle inchieste operate da questo personaggio perche` entrambi i protagonist ci vengono, per la prima volta, presentati con le loro caratteristiche salienti: Sherlock Holmes maestro nel metodo deduttivo-analitico e il dubbioso dr.Watson, suo personale biografo.
Ne “Il segno dei quattro” i segreti e i misteri in gioco, che provengono persino dalla lontana India, non verranno svelati finche` non verra` catturato un uomo con la gamba di legno.
La valle della paura”: per la polizia sembrerebbe un caso irrisolvibile, ma non per Holmes che intuisce dalle sue investigazioni, influenzate dalla lunga mano del suo nemico prof. James Moriarty, che la realta` non sempre e` quella che sembra.

Il mastino dei Baskerville”: e` un'inchiesta che sconfina a momenti nel fantastico e nel paranormale. Il romanzo oscilla tra piani colmi di situazioni inaspettate, incubi, leggende di famiglia e misteri coinvolgendo personaggi che nascondono storie segrete correlate con la vicenda della morte di sir Charles Baskerville.


Qualche tempo fa ho avuto il piacere di conoscere e leggere per la prima volta Agatha Christie e il suo Poirot. E` andata bene e allora ho pensato che avevo un'altra grande lacuna letteraria: Arthur Conan Doyle e Sherlock Holmes. Quando ho trovato questo libro che mi avrebbe permesso di leggere non uno, ma ben 4 racconti, sono stata felicissima! E devo dire che anche in questo caso non sono rimasta delusa!

Il libro comincia con il primissimo racconto in cui Holmes e il suo amico Watson ci vengono presentati “Uno studio in rosso”. E` fondamentale quindi leggere questo per primo, perche` e` l'inizio di tutto. La storia e` molto carina, ha tutto quello che un bel giallo dovrebbe avere: l'omicidio, il mistero, le investigazioni e la scoperta dell'assassino. Prima che iniziassi, mia madre mi aveva detto che lei non riusciva a sopportare Holmes. Diceva che era troppo saccente e pieno di se per i suoi gusti. Beh, e` vero, ma al contrario io l'ho adorato proprio per queste sue caratteristiche! E` vero, e` egocentrico, e` strano, e` folle e saccente ma...ha ragione ragazzi! Alla fine e` lui che risolve i casi, e` circondato da poliziotti imbecilli, che lo prendono quasi in giro. Che soddisfazione quando gli sbatte in faccia la risoluzione dei misteri e quelli se ne vanno con la coda tra le gambe! Io adoro i personaggi irriverenti e lui lo e` di sicuro!

Rispetto a questo racconto, “Il segno dei quattro” ha attirato un po` meno la mia attenzione. Probabilmente e` stato tra i quattro racconti, quello un po` piu` noiosetto. Ho invece adorato anche in questo caso Sherlock e i battibecchi tra l'investigatore incompetente di turno e l'investigatore. Mi piace come Sherlock fa quasi finta di niente quando riceve frecciatine e poi si prende una bella rivincita. Questa cosa mi diverte moltissimo.

Per quanto riguarda “La valle della paura”, questo racconto e` diviso in due parti. Nella prima parte c'e` il caso di omicidio che viene anche risolto abbastanza celermente. Nella seconda parte, invece, veniamo catapultati in un grande flashback in cui ci viene presentata la storia dei protagonisti e di come si e` arrivati al crimine iniziale. Questa e` stata la parte piu` avvincente. Come ne “Uno studio in rosso”, anche questo retroscena si svolge in America, ma questa storia e` stata molto piu` bella, piu` cupa e anche angosciante. In questo racconto si parla anche della figura misteriosa e interessante di Moriarty.

Il mio preferito, comunque, e` stato indubbiamente “Il mastino dei Baskerville”. Un racconto molto famoso e molto apprezzato in generale dal pubblico e io approvo in pieno. Perche`? Perche`a differenza degli altri, questo si ispira molto ai romanzi di genere gotico che io amo. Gli elementi sono quelli: una leggenda che minaccia una famiglia da generazioni, una villa decadente in una zona di campagna cupa e deprimente, atmosfere angoscianti e quasi demoniache. Ho dovuto piu` volte ricordare a me stessa che era un racconto con protagonista Sherlock e quindi per forza ci sarebbe stata una spiegazione razionale alla vicenda, ma fino all'ultimo c'e` sempre la sensazione di qualcosa di soprannaturale. Vorrei dire una cosa nei confronti di Watson. A questo punto, i due si conoscono ormai da anni e dovrebbe averlo capito che Sherlock Holmes e` spanne sopra gli altri. Mio caro Watson, potrai averlo osservato per anni, potrai pensare di aver capito il suo metodo, ma mettiti l'anima in pace, non sei intelligente come lui. Basta cercare di paragonarti, su, noi ti vogliamo bene lo stesso.


Un piccolo commento ora su questa edizione in mio possesso. E` un libro di Crescere Edizione, che fa parte della collana “Grandi classici”. Mi perplime un po` la scelta e l'ordine in cui hanno deciso di pubblicare questi racconti. Non essendo per niente esperta di Doyle, mentre leggevo mi sono comunque accorta che qualcosa non quadrava nella linea temporale dei racconti. Sembrava quasi che si andasse avanti per poi tornare indietro. E in effetti, cercando su internet ho trovato che non sono posti in ordine cronologico. Perche`?
Inoltre ho notato un'altra cosa. La revisione di questi racconti potrebbe migliorare. Ho trovato in parecchi punti degli errori, come parole che non c'entravano niente, come se avessero sostituito quella parola senza cancellarla. In alcuni casi bastava semplicemente ignorarle ma un paio di volte ho dovuto leggere la frase due volte perche` non ne capivo il senso.
E` comunque una edizione economica (costava 7.90 ma io l'ho acquistata con uno sconto, pagandolo 4.90 ) e per una cifra del genere ho avuto la possibilita` di leggere non uno, ma quattro classici. L'edizione e` esteticamente carina. Quindi, insomma, quei difetti sono stati un po` fastidiosi ma sono riuscita tranquilllamente a chiudere un occhio.

Voto complessivo? 4.5/5. La perfezione per me e` molto rara, ma diciamo che si avvicina parecchio!


Speciale Halloween: i miei consigli per un mese da brividi.




L'ho gia detto che questa e` la mia parte preferita dell'anno? Ovviamente, da buona amante dell'horror, non potevo resistere al fascino di questo evento. Fin da bambina, ogni volta che vedevo questa festa nei film americani (per non parlare degli episodi speciali dei Simpson), li invidiavo tantissimo. A quei tempi in Italia di Halloween non se ne parlava neppure! Dopo aver vissuto due anni in America, pero`, il mio amore spassionato per il 31 ottobre, zucche, streghe e scheletri e` definitivamente esploso. Quindi non potevo non dedicargli un post speciale.
!!!Anche questo e` in collaborazione con Ludovica e colgo l'occasione per rimandarvi ai suoi profili (https://booklullabyy.wordpress.com/ e https://www.instagram.com/_lullabyy__/?hl=it).!!!
In questo post vi presentero`, un pochino in anticipo la mia TBR di ottobre. Di solito non ne parlo nel blog, ma io e Ludovica abbiamo pensato di dare dei consigli su dei libri che secondo noi possono essere perfetti per questo mese, in caso vogliate leggere dei libri a tema. Io ho scelto 4 libri che sicuramente leggero` e uno che non fara` parte delle mie letture il prossimo mese, ma che secondo me e` ottimo per l'occasione! Partiamo subito!

Giro di vite” di Henry James


In questo libro troveremo Flora e Miles, due bambini orfani che vengono affidati alle cure di una giovane governante. Il clima iniziale e` di idilliaca serenita`, ma poi nella vicenda iniziano a insinuarsi le misteriose presenze di due servitori...morti.
Non ho mai letto questo libro, sara` una novita` anche per me, ma dalla trama e dalle recensioni che ho letto sembra il libro giusto con il quale iniziare questo mese spaventoso. Se volete unirvi a me in questa lettura, quindi, ci vediamo su Instagram per commentare insieme!!


Dracula” di Bram Stocker


Credo che questo libro non abbia bisogno di presentazioni, ma se ancora avete solo una minima idea di chi sia il Conte, ecco la trama.
Siamo nel 1890. Il giovane avvocato inglese Jonathan Harker arriva in Transilvania per curare l'acquisto di un'abitazione a Londra fatto da un nobile transilvano, il conte Dracula. Il giovane si trovera` coinvolto in episodi sempre piu` inquietanti, che avranno una terribile spiegazione: il conte e` in realta` un antico e sanguinario vampiro, dal quale e` impossibile trovare scampo.
Dracula” e` un classico, e` il padre di tutti i vampiri e Bram Stocker e` una penna eccezionale. E` un romanzo horror, gotico e anche psicologico. Le atmosfere cupe e angoscianti sono perfette se volete entrare nel mood “halloweenesco”. Leggetelo assolutamente! 


Manuale per sopravvivere agli zombie” di Max Brooks



Se diciamo Halloween cosa vi viene in mente? Zucche, scheletri, fantasmi e streghe, ok. E gli zombie? Non possono mancare! Perche` state certi, che il 31 ottobre anche loro si sveglieranno e usciranno dalle loro tombe. E volete farvi trovare impreparati? Non credo. Sappiate quindi che siete ancora in tempo per leggere questo manuale e imparare tutto quello che serve sugli zombie e sulla sopravvivenza. Scherzi a parte, questo non e` un romanzo, ma un vero e proprio manuale. C'e` tutto! La descrizione degli zombi, delle armi piu` o meno efficaci, la difesa, l'attacco, la fuga, le tecniche di sopravvivenza… leggetelo con tanta ironia e sara` una lettura piacevole e divertente, ma assolutamente adatta all'occasione. E poi..non si sa mai…


Pet Sematary” di Stephen King


Ovviamente non potevo concludere il mese senza una lettura del re del Brivido per eccellenza! Per l'occasione ho scelto Pet Sematary. In una limpida giornata di fine estate la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina nel Maine. Non lontano dalla loro casa sorge Pet Semetary, il cimitero degli animali. Ben presto la loro esistenza viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.
Questo e` uno dei libri piu` osannati di King e perfetto per questo mese. Anche in questo caso, per me sara` una nuova conoscenza e non vedo l'ora!!


Store di fantasmi” di autori vari


Per finire vorrei parlare di un libro che non leggero` questo mese sostanzialmente perche` e` un mattone di quasi 1000 pagine e non farei assolutamente in tempo a finirlo o a leggere gli altri in programma. Pero`, se volete concentravi su una sola lettura a tema, io vi consiglio questo della collana “I mammut” di Newton Compton Editori. E` una raccolta di 100 racconti in cui i protagonisto sono fantasmi appunto, scritti dalle piu` celebri penne del brivido e del gotico e non solo (Poe, Defoe, James, Twain, Zola, Stoker, ecc ecc…). E` un bel mattone ovviamente, ma se trovate il coraggio di affrontare questa voluminosa lettura non ne rimarrete delusi!

Ovviamente, per le caratteristiche delle mie pagine e per i miei gusti personali, ne avrei tanti altri da consigliare, in questo mese mi potrei proprio sbizzarrire! Vorra` dire che me li terro` per l'anno prossimo! Per il momento, questo e` tutto!

--Happy Halloween!--






sabato 16 settembre 2017

- Un libro per ogni stagione -

Buongiorno! Premessa: Questo post sara` il primo di alcuni che preparero` in collaborazione con Ludovica (https://booklullabyy.wordpress.com/ e https://www.instagram.com/_lullabyy__/?hl=it), una ragazza giovanissima (rispetto a me sicuramente :D) ma che gia` con la sua passione per i libri promette bene! 
Per questo primo post abbiamo pensato a: Un libro per ogni stagione. Io sono una persona estremamente schematica, amo le liste, amo organizzarmi le cose da qui al 2030, abbino il trucco alla stagione e si...lo faccio anche con i libri. Percio` quando Ludovica mi ha proposto questo tema la mia mente e` partita per la tangenziale. Il mio unico problema e` che non riesco a decidere un libro che automaticamente assocerei a una determinata stagione, io funziono piu` “a generi”. Cerchero` comunque di scegliere un libro che lo rappresenti che ovviamente ho gia letto e che consiglio! Bando alle ciance, cominciamo!

Autunno
Iniziamo con la stagione a cui tra meno di una settimana daremo il benvenuto. L'autunno e` la mia stagione preferita da sempre! I colori, l'aria frizzantina ma non gelata, la pioggia, le giornate brevi e il buio presto (sono una persona orribile, lo so), la vita di tutti i giorni che ricomincia dopo la paralisi estiva… solo a parlarne mi sento meglio. Giornate come queste mi ispirano le letture sotto le coperte, con la penombra e un bel romanzo gotico oppure ambientato nell'epoca vittoriana. Niente romanzi allegri pero`, ci deve essere l'elemento lugubre! 
Il mio consiglio per questa stagione non poteva essere che una bella raccolta di racconti, “Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore” del mio amato Edgar Allan Poe. Direi che questo autore e il suo stile hanno tutto cio` che cerco per una stagione come questa.


Inverno
Dopo questa bellissima ma purtroppo breve stagione arriva l'inverno, che mi piace ma un pochino meno. Da me l'inverno e` una stagione estremamente piovosa e quindi anche in questo caso le lunghe letture sono assicurate! E` anche una stagione molto lunga, le giornate finiscono per essere tutte uguali e il sole della primavera sembra non arrivare mai. La sua estrema lunghezza mi ha sempre suggerito percio` di buttarmi sulle saghe. Tanto di tempo ne abbiamo no? Perche` fermarsi a un libro autoconclusivo, quando possiamo dedicarci a storie infinite, che ci portano a divorare un libro dopo l'altro! Ora il mio consiglio risultera` di una banalita` estrema, ma la mia mente fa questa associazione automatica e inoltre e` una delle mie saghe preferite e la consiglio vivamente! Sto parlando delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin. Ovviamente! Winter is here…

Primavera
Devo ammettere che questa e` stata la stagione piu` difficile per me. Non riesco ad associarle un libro o un genere ben preciso. Questo perche` di solito, dopo aver fatto mesi e mesi in cui leggo sempre le stesse tipologie di libri ho voglia di qualcosa di nuovo. Questa e` la stagione in cui mi piace uscire dalla mia comfort zone libresca. Ecco quindi che cambio sempre. A volte mi butto sui classici, tipo la Austen, a volte su scrittori contemporanei che non ricadono nei miei generi favoriti. Eppure mi sono resa conto che non si dovrebbe fare questo errore, perche` si rischia di perdere qualche perla. E` stato in una di queste digressioni, per esempio, che ho scoperto una delle mie scrittrice contemporanee preferite, Isabel Allende. Vi consiglio quindi, tra i tanti suoi libri, quello che mi ha rapito di piu`: “La casa degli spiriti”. Se poi vi e` piaciuto, vi consiglio di leggere altri due libri che sono collegati a questo, “La figlia della fortuna” e “Ritratto in seppia”. Le protagoniste fanno tutte parte della stessa famiglia, ma hanno vissuto in epoche diverse. Una sorta di saga familiare, se vogliamo.


Estate
Infine lei, la stagione che a quanto sembra piace a tutti. Almeno cosi, pensavo, quando per tutta la vita mi sono sentita un'aliena. E invece su Instagram vi ho scovati, amanti delle pioggia! Per superare questa tediosa, umidiccia e pesante stagione, ho bisogno di libri che siano avvincenti ma che non siano troppo impegnativi perche` il mio cervello mezzo liquefatto non ce la puo` fare. Le classiche letture da ombrellone, insomma, che poi comprendono vari generi, ma quello che io preferisco e` il thriller. Durante l'estate leggo praticamente solo quelli, li divoro! Poi arriva settembre e non ne voglio piu` sentir parlare! Piu` stagionale di cosi si muore :D Per questa stagione allora, vi indico uno tra i mille thriller che avevano destato la mia curiosita`, e che si e` rivelato la mia seconda migliore lettura dell'estate. Parlo di “La verita` sul caso Harry Quebert” di Joel Dicker. Veramente consigliato!


Se siete giunti fin qua, vi invito ancora a visitare le pagine di Ludovica. Sono molto curiosa di sapere cosa consiglia lei! E voi avete seri problemi come me, oppure siete persone normali e non vi fate ste pippe mentali stagionali?
Piu` avanti arriveranno altri due post, ma questa volta piu` “festivi” :) Stay tuned!



lunedì 11 settembre 2017

"I Medici - un uomo al potere" di Matteo Strukul - Cosa ne penso?

Firenze, 1469. Lorenzo de' Medici sposa Clarice Orsini, appena giunta a Firenze per le nozze con l'uomo che diventera` il Magnifico. Questo matrimonio non e` un passo facile per Lorenzo perche` il suo cuore appartiene alla bella Lucrezia Donati. Eppure decide di assecondare il volere della madre e in questo modo rafforzera` un'alleanza con una potente famiglia romana. Chiamato poi a governare la citta` dopo la morte del padre Piero, e ad accettare i costi e i compromessi della politica, Lorenzo sottovaluta i formidabili avversari che stanno tramando contro di lui per strappargli la guida di Firenze. Una spirale di eventi che portera` alla famosa Congiura dei Pazzi e che aprira` un periodo di violenza e vendetta da cui in pochi si salveranno.


“I Medici – un uomo al potere” e` il secondo volume di Matteo Strukul dedicato alla famosa famiglia fiorentina. In questo libro ritroviamo Lorenzo, nipote di Cosimo, ormai adulto. Il padre Piero e` appena morto e Lorenzo e` costretto suo malgrado a ereditarne non solo le ricchezze ma anche la pesante eredita` politica. Il Lorenzo di cui parliamo e` il celeberrimo Lorenzo il Magnifico, forse il piu` importante esponente di tutta la famiglia Medici. Ammetto che, benche` adori la storia in generale e il periodo del Rinascimento italiano mi attragga tantissimo, non so molto ne` della storia fiorentina ne` della famiglia dei Medici, ho solo qualche infarinatura di scuola. Da quello che ricordavo, pero`, mi sarei aspettata una figura magnifica e infallibile, sotto tutti i punti di vista. Parliamo del Magnifico, dopotutto. In realta` Strukul punta a farci vedere l'umanita` di Lorenzo, le sue incertezze e le sue debolezze. E` un ragazzo (quando prende il potere ha solo 20 anni) che in realta` non vorrebbe tutto questo e invece si vede costretto ad accettare un matrimonio non gradito, una carica politica pesante e tutto questo lo porta a fare, soprattutto all'inizio, delle scelte sbagliate e ad allontanarsi dal suo amore, Lucrezia Donati e dal suo grande amico Leonardo da Vinci.
Insomma, all'inizio ne rimango un pochino delusa, ma mi sforzo di pensare che non deve essere una situazione facile. Lorenzo e` all'inizio indeciso, titubante, come se volesse accontentare tutti senza riuscirci e anche un tantino egoista. Soprattutto nei confronti della moglie Clarice, il suo comportamento e` assurdo. Con il tempo pero` Lorenzo inizia a prendere fiducia e a imparare dai suoi errori (tranne che nella vita privata, per quello ci mettera` molto piu` tempo).

Ho avuto l'impressione che lo scrittore volesse far parteggiare il lettore per alcuni personaggi piuttosto che per altri. In particolare, ho notato come tenta in tutti i modi di descrivere benissimo personaggi come Leonardo da Vinci e soprattutto Lucrezia Donati mentre mette sotto una cattiva luce Clarice. Non so se questo fosse veramente una sua intenzione, ma io ho avuto la reazione opposta. Leonardo forse lo salvo, ma per quanto riguarda le due donne ho qualcosina da ridire. Lucrezia viene descritta come la piu` bella dell'universo, una donna perfetta sotto tutti i punti di vista, coraggiosa e audace, che agisce in nome dell'amore; io l'ho trovata insopportabile. Qualche difetto lo dovra` pur avere questa cristiana, beh, io gliene ho trovati alcuni! Ho capito, mia cara Lucrezia, che sei innamorata di Lorenzo, pero` stiamo parlando dell'Italia del 1400! Puoi fare tutti i capricci che vuoi, ma se l'uomo che desideri e` promesso a un'altra e la sposa purtroppo ti devi fare da parte (in teoria anche nel 2017, ok). Mi e` sembrata una ragazzina che vive nelle favole, capricciosa, impulsiva, che pretende e basta. Anche quando SPOILER testimonia in favore di Leonardo, non lo fa minimamente per salvare l'amico ma solo per ingelosire Lorenzo (e infatti quando ci riesce gioisce). Noiooooose le scene d'amore tra i due. Non dico che sono scritte male, per carita`, ma per i miei gusti erano troppo da romanzetto d'amore...
Clarice invece, viene descritta come una prepotente depressa autolesionista. Invece a me ha fatto tanta pena. Mai accettata da nessuno, senza aver avuto neanche la possibilita` di farsi apprezzare, ha uno spirito forte ma che viene piano piano castrato da quella che dovrebbe essere la sua famiglia. Umiliata pubblicamente e privatamente dal comportamento del marito. Insomma Clarice, io sono con te, poraccia.

Se quindi, i personaggi mi hanno fatto arrabbiare, le parti che ho preferito di piu` in assoluto di questo libro sono quelle in cui si parla della politica, delle cospirazioni e delle scene di battaglia, come la presa di Volterra. Davvero molto emozionante la descrizione e l'attuazione della Congiura dei Pazzi, e` stata la mia parte preferita di tutto il libro.

Insomma, con questo libro ho provato sentimenti negativi e positivi, ci sono state parti Ni e parti decisamente Si, e quindi per concludere, dico che questo libro mi e` piaciuto. L'ho trovato interessante e di intrattenimento e lo consiglio a chi piacciono i romanzi storici. Voto 3,8/5 (le scenette degne dei romanzi Harmony di mia zia no, please..).

Leggero` presto il terzo volume! Questa saga mi sta appassionando.  
  

martedì 5 settembre 2017

"Alter Ego: memorie di un viaggiatore ultracorporeo" di Giuliano Golfieri - Cosa ne penso?

Francia, 1745. Un ragazzo si sveglia in un bosco alle porte di Parigi senza memoria del suo passato. Tramite un fortuito incidente scopre di possedere un inspiegabile potere in grado di farlo trasmigrare nel corpo di altre persone, smettendo di esistere e invecchiare durante la permanenza nei suoi ospiti. Il protagonista trasformera` il suo singolare dono in una sinistra professione al servizio della massoneria e dei potenti della Francia settecentesca. Grazie a questa sua capacita` la sua vita si intreccera` con quella di famosi personaggi dell'epoca.
Un;avventura lunga piu` di un secolo che in un cerscendo sempre piu` ritmato gli fara` vivere in prima persona un'escalation di momenti storici, tra cui la rivoluzione francese.

Attraverso viaggi esotici, sesso, amori dannati, amicizie altolocate e nemici potenti che tramano nell'ombra, culminando in un colpo di scena finale, Ater Ego racconta uno scorcio su una delle epoche piu` buie della storia, con un vivo retrogusto esoterico.



Sono sempre un po` restia a parlare di autori emergenti, perche` in passato non ho avuto belle esperienze. Il mestiere di scrittore e` indubbiamente bellissimo e affascinante, ma purtroppo non e` per tutti. Io stessa ne sono attratta, ma mi rendo conto che non sarei capace. In passato, dicevo, mi e` capitato di leggere romanzi di autori sconosciuti, che con grandi sforzi si sono autoprodotti (e apprezzo tanto questa cosa), ma purtroppo mi e` capitato poi di trovare storie banali, oppure interessanti ma sviluppate male, errori (e orrori) ortografici, grammaticali e di impaginazione.
Quando Giuliano mi ha contattata quindi, avevo un po` di paura. E` stato invece un sollievo, il suo romanzo e` stata una ventata di aria fresca!

Per prima cosa, complimenti per l'editing e la revisione. Davvero, non datelo per scontato, perche` c'e` gente che pubblica cose che penso siano le loro prime versioni del romanzo..quelle scritte di getto, senza rileggerle! Questo libro, invece, e` scritto bene, impaginato bene. Giuliano ha una buonissima padronanza dell'italiano e cosa fondamentale sa come raccontare una storia senza essere ne ripetitivo ne banale. Ma veniamo al racconto.

Ho scelto di leggere questo libro perche` la sinossi mi ha intrigata tantissimo e per fortuna non sono rimasta delusa. C'e` tanta, tantissima storia e un pizzico di soprannaturale e esoterismo, senza pero` che si cada nel banale. Il potere di Ariel e` indubbiamente eccentrico, ma viene amalgamato bene nella storia. Ho apprezzato il fatto che vengano citati fatti e personaggi storici realmente esistiti, dando una versione “alternativa” dei fatti. Queste cose le adoro!
Anche i protagonisti mi sono piaciuti tutti, mi sono affezionata a ognuno di loro.

Ora, ATTENZIONE SPOILER. Per chi fosse incuriosito dal libro, consiglio di non andare oltre perche` parlero` del finale. Posso solo dire che le uniche due cose che mi hanno lasciata perplessa sono solo qui :)

Ok, se volete continuare la lettura, vi spiego cosa voglio dire. Nel finale Ariel finalmente scopre le sue origini. Riesce a ricordare la sua famiglia, la prima volta in cui ha acquisito questo suo straordinario potere e il motivo per cui si risvegliava sempre nel solito punto. Cio` che non mi ha convinto molto, pero`, sono altre due cose.
Prima di tutto, Ariel ci spiega che il suo acerrimo nemico, Martin, ha passato anni a manipolare tutti i discendenti di Ariel in modo che questi pensassero che il loro avo fosse la reincarnazione di un demone e che quindi potessero aiutarlo a farlo fuori nel caso in cui fosse tornato. Nel finale vediamo che finalmente Ariel incontra il suo pronipote… e questo non lo riconosce? Oppure se lo riconosce non fa niente? Mi aspettavo un colpo di scena, una battaglia finale nella sala dei Crisantemi tra Ariel e suo nipote. E invece niente. Tutto finisce cosi, troppo facilmente forse.
La seconda cosa che mi e` dispiaciuta e` che non viene spiegato la vera origine del suo potere. Da dove arriva esattamente?
Tutte queste “questioni irrisolte” mi fanno sperare in un secondo libro. Mi farebbe davvero piacere ritrovare Ariel, anche perche` lo lasciamo alle soglie del XX secolo, e sappiamo bene la marea di eventi storici che sono avvenuti nel secolo scorso. Mi verrebbe da pensare a quali eventi potrebbe assistere, o magari partecipare in prima persona..chissa`.

Il mio voto finale per questo libro e` 4/5. Mi e` piaciuto molto, complimenti all'autore!



domenica 3 settembre 2017

"I vendicatori" di Stephen King - Cosa ne penso?

E` un pomeriggio estivo a Wentwoth, Ohio, e in Poplar Street vediamo il tipico quartiere di provincia, con le villette separate dagli steccati bianchi, il ragazzino che consegna i giornali, il padre di famiglia che lava la macchina, i ragazzi che giocano con il cane...ma all'improvviso, un'esplosione di malvagita` e inaudita violenza si abbatte su questa piccola comunita`. I sopravvissuti si accorgeranno con orrore che il loro mondo si e` fatto alieno, che tutto appare sovvertito. Solo una casa sembra indenne dalla furia che devasta ogni cosa; una casa dove una donna e suo nipote lottano ormai allo stremo contro una forza che si sta impossessando di loro.



Stephen King ha pubblicato questo libro nel 1996 usando pero` uno pseudonimo, quello di Richard Bachman. Nelle prime pagine del libro arriva a raccontare la storia di un Bachman ormai morto e di una vedova Bachman che, dopo la morte del marito trova un manoscritto inedito (qualcuno ha detto Lisey?), I vendicatori appunto. Qualche tempo dopo King verra` smascherato e scoprira` che il timore che non venisse apprezzato era infondato perche` il mondo accolse bene questo lavoro.

Ma veniamo al commento. Avevo gia letto questo libro una decina di anni fa, ma non mi era piaciuto per niente. L'avevo trovato confusionario, eccessivamente violento e lento. Alcuni punti non li avevo capiti e faticavo anche a comprendere se quello che stavo leggendo fosse una specie di illusione o stesse succedendo realmente. A distanza di anni, posso capire perche`. Questo libro e` in effetti un concentrato di tutto quello che ho detto, ma come spesso succede i gusti cambiano e ora quelle cose che mi erano sembrati dei difetti mi hanno fatto vedere il libro sotto una luce diversa e finalmente ho anche compreso interamente la storia. Questo mi permette di dire subito che il libro mi e` piaciuto molto.

La tranquillita` del quartiere viene tragicamente sconquassata dall'arrivo di questi fantomatici “Vendicatori”, assassini che iniziano a percorrere la strada in cui abitano i nostri protagonisti a bordo di furgoni dall'aria eccessivamente fantasiosa e quasi extraterrestre e a sparare all'impazzata sugli abitanti con armi e proiettili decisamente strani. Poco per volta anche le case e il paesaggio attorno iniziano a cambiare in maniera curiosa, come se a un tratto si trovassero catapultati nel vecchio west. La vera stranezza, pero`, e` che tutti i particolari (armi, furgoni, piante e animali) sono come verrebbero immaginati e disegnati da un bambino. Scopriamo quindi che tutto quello che sta succedendo e` opera di Seth, un bambino autistico a cui piacciono molto i film western e di fantascienza. Tutto quello che i superstiti di Poplar Street vedono, e` un miscuglio dei tre programmi preferiti di Seth.
La vera tragedia pero`, e` che Seth da solo non sarebbe mai riuscito a far diventare realta` queste fantasie, e soprattutto non avrebbe mai fatto del male a nessuno, perche` e` un bambino molto buono e sensibile. Scopriamo pero` che durante un viaggio di famiglia nel deserto, Seth viene “percepito” e richiamato da un'entita` vecchissima e malvagia (Tak) che si impossessa di lui e lo trasforma nel suo burattino. King e` sempre molto bravo a creare dei cattivi che sono veramente l'essenza stessa della crudelta` e del sadismo e Tak non e` da meno, e` veramente inquietante, soprattutto il modo in cui sceglie di uccidere alcuni personaggi.

La particolarita` di questo libro sta anche nel fatto che alla fine di ogni capitolo e alla fine del libro stesso, sono presenti “documenti” come pagine di diari, lettere, copioni di film e serie tv, che lette poco per volta consentono di mettere insieme tutti i tasselli e ricostruire cosa sia successo a Seth e a sua zia Audrey nell'anno precedente l'esplosione di violenza, permettono di capire da dove arrivano questi strani Vendicatori e infine ci permettono di ricostruire la triste storia di Seth, della sua famiglia e l'origine di Tak. E` un modo un po` particolare di raccontare la storia che ora mi e` piaciuta, ma credo sia questa cosa che mi ha un po` spiazzata dieci anni fa e mi ha confusa.

Un'ultima cosa che ho trovato interessante sono i collegamenti. Prima di tutto, questo romanzo e` collegato a Desperation, un romanzo pubblicato piu` o meno in contemporanea con I vendicatori (ma con il nome di Stephen King), dove si possono ritrovare alcuni dei personaggi che abbiamo incontrato qui. Di piu` pero` non posso dire, perche` non l'ho ancora letto.
Inoltre, la storia dell'origine e della natura di Tak mi ha ricordato moltissimo quella di It di Derry e qui sarei curiosissima di sapere se effettivamente c'e` qualche collegamento o addirittura qualche legame tra i due cattivi! Se sapete qualcosa fate un fischio!

Dunque, a I vendicatori do come voto un 4/5. Rivalutato tantissimo!