sabato 28 ottobre 2017

"Manuale per sopravvivere agli zombi" di Max Brooks - Cosa ne penso?

“Il mondo e` infestato dai morti viventi? Niente paura: affidatevi con tranquillita` al Manuale per sopravvivere agli zombi. C'e` tutto quello di cui avete bisogno. Armi, tecniche e terreni di combattimento, una descrizione attenta di usi, costumi e miti degli zombi, analisi dei principali metodi di difesa, attacco, di fuga. Senza trascurare i consigli su come si vive in un mondo dominato dai non-morti.
E` presente anche un bonus: <Attacchi documentati>, dove troverete la vera storia del mondo dal primo attacco zombi circa nel 60000 a.c. fino ad oggi. Grazie a questo manuale, la sopravvivenza e` quasi assicurata!”


Volete una lettura totalmente diversa dal solito? Leggete un manuale per la sopravvivenza. Visto che poi il tema di questo mese e` Halloween, questo e` proprio l'ideale! Chissa`...magari gli zombie si risveglieranno davvero martedi prossimo. Se leggerete questo manuale pero`, scoprirete che 1) dai cimiteri e dalle tombe non abbiamo proprio niente da temere e 2) se vogliamo prepararci ora per martedi allora siamo gia spacciati. Avremmo dovuto iniziare anni fa! Oh cavolo…

Scherzi a parte, per quanto questo libro sia stato scritto con una estrema serieta` e` ovviamente da prendere in maniera assolutamente ironica! Ragazzi, lo scrittore e` Max Brooks, produttore di Hollywood e figlio di Mel Brooks (Frankenstein Junior, Balle spaziali, Dracula morto e contento, Robin Hood-Un uomo in calzamaglia vi dicono niente?). Quella famiglia l'ironia ce l'ha nel sangue! E` estremamente dettagliato tanto che a volte si stenta a non prenderlo veramente sul serio e questo rende la lettura un pochino surreale.
Come un bravo manuale che si rispetti, almeno come credo che siano, e` diviso in varie sezioni. Le piu` carine a parer mio sono state la prima e l'ultima. Nel primo capitolo si parla degli zombie, dell'infezione da solanum e da brava scienziata quale in teoria sarei mi sono divertita a leggerla perche in effetti non ha tutti i torti; se gli zombie esistessero veramente molto probabilmente funzionerebbero in questo modo. L'ultimo capitolo e` un resoconto di attacchi di zombie avvenuti fin dalla preistoria. Molto carini, ma anche qui, ricordatevi sempre che per quanto sembri serio in realta` Max prende un po` per i fondelli i lettori (e i complottisti). Addirittura il Vallo di Adriano sarebbe stato costruito per fermare un'orda di zombie...una sorta di Barriera di Westeros. Quando sono arrivata a questo punto ho riso abbastanza!
I capitoli centrali invece sono interessanti, ma anche un po` noiosetti. Sono in sostanza tecniche di sopravvivenza, fuga, attacco, difesa e via dicendo, con tanto di analisi degli ambienti e elenchi della spesa.

Lettura carina, simpatica e adatta ad immergersi nell'atmosfera di questo mese. Ovviamente non un capolavoro. Lo consiglio? Se volete fare una lettura diversa dal solito, si. Voto: 3/5.

-Happy Halloween-

venerdì 27 ottobre 2017

"Pet Sematary" di Stephen King - Cosa ne penso?

“In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadine del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura sorge Pet Sematary, un luogo dove i ragazzi del circondario sono soliti seppellire i propri animali. Ben presto, pero`, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.”



Ho fatto passare un paio di giorni prima di scrivere perche` dovevo metabolizzare tutto quello che ho letto. Sapevo dell'esistenza di Pet Sematary, sia il libro che il film, ma non avevo idea della trama. Volete sapere che idea mi ero fatta? Allora, parlando di un cimitero degli animali e essendo un libro di King, mi ero immaginata orde di animali zombie che si risvegliavano all'improvviso e andavano a infestare il quartiere, gente mangiata viva dal suo Fuffi, insomma, una sorta di “I vendicatori” ma piu` macabro. WRONG! Ho preso una cantonata terribile.
Il libro parte da un cimitero di animali, e a un certo punto c'e` effettivamente un animale domestico che viene riportato in vita (e questo fatto da il via alle catastrofi finali), ma il libro e` molto di piu`, decisamente di piu`. Il tema principale di questo romanzo e` il dolore per la perdita di animali e (soprattutto) persone care, e` il lutto, e` l'incapacita` dell'essere umano di accettare la morte; perdere definitivamente chi vogliamo bene ci fa letteralmente impazzire. Chi di noi non farebbe di tutto per rivedere ancora una volta chi abbiamo perso? Pensate se scoprissimo un modo per riportarli qui.
Ma sarebbe un bene? Ovviamente Stephen King, nel modo tutto suo ci fa capire che a volte, le cose morte devono rimanere morte!
Ho amato il modo in cui King affronta questo tema che colpisce tutti noi, mi ha totalmente scombussolata.

Il libro e` diviso in tre parti. La prima e` introduttiva, ci vengono presentati i personaggi, il luogo, e la misteriosa storia del terreno dei micmac. La terza parte e` ovviamente la conclusione con un finale da togliere il fiato. Ma e` la seconda parte che ho letteralmente adorato. E` la migliore, la piu` potente e fate attenzione, quella che vi straziera` maggiormente. Proprio all'inizio di questa seconda parte King lancia un bomba enorme. Il primo pensiero e` “No, non puo` essere arrivato a tanto”, eppure si, signori, l'ha fatto. E forse e` questo che colpisce ancora di piu` e fa veramente percepire il dolore, quello vero.

Non voglio fare spoiler, anche se King li fa. Un paio di volte annuncia la bomba qualche pagina prima. Se all'inizio questa cosa mi ha fatto arrabbiare, piu` avanti l'ho apprezzata, perche` almeno mi ha preparata psicologicamente, almeno un pizzico. L'ho gia detto che non sono una persona che si commuove facilmente, ma qui, soprattutto nella seconda parte, ci sono quasi arrivata.

I personaggi mi sono piaciuti tutti, soprattutto il vecchio Jud, Ellie e anche Rachel. All'inizio Rachel mi stava sulle palle, lo ammetto. La scenata isterica di fronte alla possibilita` della morte del gatto di casa l'avevo trovata esagerata. Poi pero` la stessa Rachel piu` avanti ci spiega perche` ha cosi tanta paura della morte. E ci credo poverina! Il fatto di essersi liberata da questo peso la rende anche piu` forte e da quel momento in poi l'ho veramente apprezzata. Se vi verra` in mente di biasimare Louis Creed, a un certo punto (e verra`, perche` il casino MATERIALMENTE lo crea lui), ricordate che tutti, da lui a Jud, sono manovrati da una forza oscura e malvagia che risiede nel cimitero dei micmac. Per quanto provino a resistere purtroppo verranno puniti con una pena maggiore.

E qui faccio una riflessione. Certo che tra Derry, Ludlow e qualche altro posto che probabilmente ignoro, il Maine e` il covo del male assoluto! Smettiamola di dare la colpa a Jessica Fletcher per l'alto tasso di omicidi, perche` la bocca dell'inferno e` nel Maine, mica a Sunnydale! Ricordatemi di non andarci mai.

Ci sarebbero tante altre cose da dire su questo libro che probabilmente rimarrei qua a scrivere per giorni. Il mio libro preferito di Stephen King rimane It, ma Pet Sematary si e` conquistato il secondo posto nel mio cuore. E` un libro bellissimo, straziante. Non so se lo rileggero` molto presto perche` prima dovro` prepararmi psicologicamente, e fatelo anche voi se non l'avete mai letto ma lo straconsiglio! Voto 5/5.


  

sabato 21 ottobre 2017

"Dracula" di Bram Stoker - Cosa ne penso?

Jonathan Harker, procuratore legale londinese, arriva in Transilvania dove si trova immerso fin da subito in un viaggio spaventoso. Le cose non migliorano quando finalmente arrivera` al castello del suo cliente, un signore vestito di nero, dagli occhi troppo rossi e dai denti troppo bianchi. Il suo cliente e` il conte Dracula. Harker si rendera` ben presto conto che il padrone di casa non e` solo strano; c'e` un segreto molto piu` spaventoso che lo riguarda.
Quando finalmente Jonathan riuscira` a scappare pero`, scoprira` che Dracula e` riuscito nel suo intento di arrivare a Londra, dove spera di stabilire la sua nuova dimora. In Inghilterra pero` Dracula trovera` un gruppo di persone guidato da Van Helsing, che lo conosce bene. La missione del gruppo sara` trovare e eliminare il terribile conte e cosi salvare la vita di Mina, sulla quale Dracula ha dei piani precisi.


La settimana scorsa ho chiesto in un sondaggio su Instagram se leggete anche le prefazioni dei libri o se andate direttamente al romanzo. Ha vinto il “ma che me ne frega di quella roba”. Male ragazzi, male! Io ho imparato a leggerle, perche` spesso: 1) aiutano la comprensione del romanzo stesso e 2) a volte gli autori danno delle informazioni interessanti.
Quella che ho appreso io leggendo la prefazione di questo libro e` che la storia che Stoker si sia ispirato al principe Vlad III Tepes (l'Impalatore) e` una bufala. Ha preso in prestito il nome ma per il resto Dracula il vampiro ha poco o niente a che fare con Vlad III. Interessante? Per me si, almeno la smettero` di chiamarlo l'Impalatore :D

Parlando del libro, ho letto in giro che parecchia gente e` rimasta insoddisfatta da questo libro. Chi lo definisce pesante, chi dice “Mi aspettavo di piu” oppure “Non e` quello che mi aspettavo”. Devo dire che questa e` la stessa reazione che ho avuto io la prima volta che l'ho letto, qualche anno fa. Non e` che non mi fosse piaciuto ma anche io avevo provato una sorta di insoddisfazione. Credo che il motivo sia perche` Dracula e` stato il precursore di tutto cio` che riguarda il mondo dei vampiri; da quando questo libro e` stato pubblicato (1897) quanti adattamenti cinematografici, televisivi, letterari e teatrali possiamo contare? Una marea! E ogni volta gli autori si sono “ispirati”, aggiungendo o togliendo dettagli, per cui alla fine, al 2017 siamo arrivati ad avere un'idea di Dracula abbastanza diversa dall'originale. Vi aspettate un vampiro tormentato? Una storia d'amore? Un essere estremamente intelligente? Non sara` cosi. Van Helsing lo definisce piu` volte un essere con “un cervello bambino”; e` intelligente, ma usa molto il suo istinto animalesco, non cerca la donna della sua vita, o la redenzione. E` solo un animale, una sorta di demone in cui la vera anima e` imprigionata e potra` avere pace solo quando l'essere che la contiene verra` ucciso.

Il mio consiglio e` quello di non aspettarvi niente. Liberate la mente dai pregiudizi e dalle immagini che avete di Dracula e solo allora vi gusterete questo libro. Con questa rilettura io l'ho fatto e ho trovato il libro enormemente bello. L'atmosfera gotica la fa da padrona. Il libro e` strutturato come una serie di lettere e stralci di diari (mooooolto dettagliati) di tutti i protagonisti in gioco, non c'e` nessun narratore. E anche questo particolare mi e` piaciuto.
Nonostante il libro sia intitolato Dracula, il vampiro e` poco presente nel libro. I veri protagonisti sono quelli che gli danno la caccia, con le loro storie e i loro sforzi per stanare il vampiro, i loro momenti di sconforto e di forza.

Ora le cose che mi sono piaciute meno. Prima di tutto l'eccessiva tendenza di Stoker a descrivere TUTTO nei minimi particolari e a essere prolisso. In alcuni casi, come la descrizione iniziale del viaggio di Jonathan, questa serve, e` anzi fondamentale per creare nel lettore quella predisposizione mentale a essere terrorizzato, inorridito. E` azzeccato. In altri casi invece l'autore avrebbe fatto bene a risparmiare un po` di carta perche` erano abbastanza noiose e inutili.
L'ultima cosa che mi ha infastidito molto e` l'estremo maschilismo che trasuda da tutti i pori dei protagonisti. In sostanza Mina non puo` partecipare a niente perche` e` una donna; non puo` neanche vedere o sentire niente perche` essendo una donna non reggerebbe. Peccato signori miei, che Mina ha piu` attributi di tutti, non si spaventa cosi facilmente, ha un carattere fortissimo, e` la piu intelligente di tutti e se non fosse per lei quelli li avrebbero brancolato nel buio per tutto il libro. Meh. Ricordiamoci del periodo in cui e` stato scritto...lo giustifico per quello. Perche` se penso che c'e` gente che ragiona cosi ancora adesso mi deprimo.

Quindi, seguite il mio consiglio e dategli una chance. E` un classico che tutti dovrebbero leggere! Voto 5/5!



mercoledì 11 ottobre 2017

"Re Nero" di Massimo Mayde - Cosa ne penso?

Cracovia, 1887. Uno straniero viene trovato in fin di vita lungo una strada buia. Il volto orribilmente sfigurato riporta i segni di una malattia sconosciuta.
A questa misteriosa scoperta segue un macabro annuncio, come un monito dal regno dei morti: nel piccolo monastero sulle rive della Vistola, la “Lanterna dei morti”, che un tempo serviva a segnalare la presenza degli appestati nella citta`, si riaccende da sola dopo piu` di 400 anni. Nella nebbia il suo lume spettrale annuncia l'avvento di qualcosa di terribile.

Il dottor Laska e il dottor Lucas Van der Meer iniziano ad indagare. Scopriranno cosi una verita` da incubo dietro l'epidemia di Peste Nera che sta mettendo in ginocchio l'Est Europa.


Prima di cominciare il mio commento vorrei fare una precisazione. Questo libro mi e` stato mandato dalla casa editrice ABEditore, una piccola casa editrice milanese che ho conosciuto pochi mesi fa e che mi ha colpita sia per le scelte editoriali che per la bellezza dei loro libri. La settimana scorsa mi hanno fatto questo bel regalo (e sono rimasta sorpresa perche` comunque il mio profilo e il mio blog sono neonati e piccolini). Non mi e` stata chiesta nessuna recensione (e di conseguenza nessuna pressione per parlarne), quindi quello che scrivero` e` il mio pensiero libero.

Bene. La storia. Il libro inizia con il botto! Gia dal primo capitolo Massimo Mayde e` stato capace di creare ansia e suspence. Mi riferisco per esempio al momento in cui il Dottor Laska, uno dei protagonisti di questo romanzo, viene chiamato per vedere lo sconosciuto trovato in un vicolo orribilmente deturpato. Piu` ci avviciniamo alla stanza e piu` la sensazione di ansia aumenta. E` come quando sappiamo che vedremo una scena raccapricciante ma la nostra curiosita` e` piu` forte e quindi con un occhio aperto continuiamo a guardare. Ansia e raccapriccio dunque. Se siete di deboli di cuore e di stomaco attenzione, perche` Mayde non risparmia mai scene molto violente e crude. Alla violenza, pero`, si alternano alcuni passi o capitoli molto poetici, sognanti. Malinconici.
Rimarrete con il fiato sospeso fino alla fine, con la resa dei conti finale e il colpo di scena. Di piu non si dice :P

Un'altra cosa che ho apprezzato e` che ci sono molte parti descrittive ma e` fatto in maniera piacevole. Spesso non gradisco quando l'autore si sofferma a descrivere tutti i particolari. In questo libro invece queste descrizioni sono piacevoli, per niente pesanti e riescono a far inquadrare bene la scena, come se fossimo di fronte a un film.

I personaggi. Questo libro e` pieno di protagonisti, a un certo punto ne abbiamo addirittura sei! Questo e` di solito un rischio, potrebbe generare confusione perche` nessuno e` comparsa, ma tutti sono sullo stesso piano e parte attiva nella storia. Qui pero` vengono caratterizzati bene, ciascuno con il proprio modo di fare, di parlare e con il proprio carattere.

Sulla copertina troviamo scritto: <Tra realta` storica e finzione, l'autore imprime a questo romanzo una poetica onirica che sa andare oltre i limiti del terrore, e al tempo stesso un saggio ricco di informazioni riguardo il fenomeno del vampirismo storico, partendo dalla distruzione del canone vampiro-aristocratico a favore di una visione del vampiro come creatura immemore>. Non potrei descriverlo meglio. Nel libro si trovano tante citazioni e passi di libri realmente scritti sui vampiri; non romanzi, ma saggi e dissertazioni. Inoltre non troviamo vampiri luccicanti, anime dannate che per amore trovano la redenzione e ora mi trattengo oppure esce fuori la mia parte scurrile. Qui non troviamo neanche il Dracula cosi` come lo conosciamo, ma abbiamo dei vampiri che sono delle vere e proprie bestie. Dei demoni. C'e` tanto folkore e leggende popolari interessanti da scoprire.

Una menzione finale per il libro, cosi` come e` stato stampato dalla casa editrice. La copertina, le illustrazioni all'interno mostrano tutto l'impegno, la passione e la voglia di fare le cose fatte bene da parte degli editori. Sono spettacolari. MA, a questo punto devo trovare una cosa negativa. Questo commento non puo` essere tutto un Ammmore incondizionato. Cosa ho odiato? Lo spessore della copertina. Non e` una scemenza, giuro, e` piu` sottile delle pagine interne! Questo la rende molto fragile, tanto che avevo paura di metterlo in borsa o di prenderlo male e sentire gli strappi. Capisco che essendo piccoli, bisogna anche badare al risparmio, I know. Ma prendere in mano questo libro e`stata tachicardia ogni volta.

Basta cosi! A tutti quelli che vogliono leggere un bel libro sui vampiri, scritto bene, lo consiglio assolutamente. Io me ne sono innamorata! Massimo, ti do 5/5. per me una rarita`!

-Happy Halloween!
  

giovedì 5 ottobre 2017

"Giro di vite" di Henry James - Cosa ne penso?

E` sera, e` tardi ormai, e un gruppo di persone si ritrova davanti al fuoco a raccontarsi storie di fantasmi. Tra questi c'e` Douglas, che dice di essere a conoscenza di una storia terrificante realmente accaduta e che riguarda dei bambini. Dopo essersi procurato il manoscritto della protagonista di questa vicenda, morta vent'anni prima, il signor Douglas inizia a leggerlo davanti ai presenti.
Da questo momento in poi la narratrice e` la signorina chiamata a fare da istitutrice a due orfani, i piccoli Miles e Flora. L'iniziale atmosfera idilliaca verra` ben presto rotta dalle apparizioni di due inquietanti personaggi, che si scoprira` essere un domestico e la precedente istitutrice dei bambini. Piccolo particolare: entrambi sono morti da tempo. Comincia quindi una spirale sempre piu` inquietante che travolgera` la psiche della donna, impegnata a difendere Miles e Flora dalle grinfie dei due malvagi fantasmi. Ma i bambini hanno davvero bisogno della sua protezione?



Premetto che prima di leggere un libro mi informo sempre e cosi ho scoperto di essere un'ignorante. Non avevo mai sentito parlare di questo libro e invece ho scoperto che oltre a essere un classico, che ha avuto anche alcune trasposizioni cinematografiche, ha anche ispirato molti scrittori, registi e uno dei miei film preferiti, “The others”. La storia in questo caso e` diversa ma l'atmosfera e` quella! Da brividi! Per i miei gusti, comunque, questo libro ha degli aspetti sia positivi che negativi.

Partiamo dai negativi. Il racconto e` un immenso monologo della protagonista, la nuova istitutrice dei bambini. Ci sta, sono le sue memorie. Il problema e` che in tanti punti la narrazione si perde nelle sue considerazioni personali, negli elogi esagerati a questi bambini che all'inizio le sembrano perfetti, film mentali e autocelebrazioni del suo coraggio. La pesantezza! Tutto questo mette il dubbio che la signorina tanto normale non sia. Il suo esagerato attaccamento ai bambini, quasi morboso e la sua ossessione per le apparizioni suggeriscono che non sia molto stabile ne` equilibrata. Questo aspetto, pero`, se da una parte me l'ha resa insopportabile, dall'altra contribuisce molto a creare le atmosfere angoscianti e inquietanti, e qui arriviamo quindi ai lati positivi.

Tra questi ci sono sicuramente le scene delle apparizioni spettrali, che finalmente, dopo tanti libri su fantasmi e mostri in generale, mi hanno turbata! Sono delle scene veramente da brivido!
Per tutta la durata del libro, poi, non si sa mai se quello che sta succedendo e` reale (ossia i fantasmi e il fatto che i bambini sanno, ma sono in qualche modo complici degli stessi spettri) oppure se in realta` non sta succedendo niente di tutto questo, ma stiamo solo assistendo alla graduale perdita della sanita` mentale della donna. E` tutto vero o e` solo frutto della sua immaginazione? E la governante e` davvero sua amica? Le crede oppure sta alimentando queste sue fantasie in un piano contorto per liberarsi di lei? A ogni pagina si cambia idea.
Tranquilli, non sono spoiler perche` non lo sapremo mai. Il libro ha un finale inaspettato e che lascia aperto all'interpretazione del lettore. Il classico finale da WTF, appunto! Ammetto di aver avuto il dubbio di essere tonta io e di non aver capito il libro ma da quello che ho letto in giro in effetti e` cosi.

E` un libro sicuramente interessante, anche se a tratti un po` noioso. Ho perso parecchie volte l'attenzione, sono sincera, ma le scene spettrali e l'aspetto psicologico lo salvano. A questo libro do quindi il voto di 3.5/5.  

martedì 3 ottobre 2017

"L'abbazia di Northanger" di Jane Austen - Cosa ne penso?

La diciassettenne Catherine Morland viene invitata da amici di famiglia a trascorrere qualche settimana a Bath, dove potra` frequentare un po` di mondanita` e dove incontrera` la bella Isabella Thorpe e i fratelli Henry e Eleanor Tilney. Questi ultimi la inviteranno infine a trascorrere qualche giorno presso la loro casa, l'ex abbazia di Northanger. Suggestionata dal luogo e ancora piu` dalle intense letture di romanzi dell'orrore, la giovane vive la vacanza alterando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore. Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia, mette a repentaglio i rapporti con il suo amato Henry. La situazione si complichera` ancora di piu` quando il generale Tilney, che sognava un matrimonio tra Catherine e suo figlio, scoprira` la vera situazione economica della famiglia Morland. Come si risolvera` la situazione per la nostra fantasiosa protagonista?


“L'abbazia di Northanger” e` uno degli ultimi romanzi della Austen a essere pubblicati, ma e` al contrario uno dei primi che Jane scrisse, anche prima dei suoi piu` celebri capolavori. Per tutti questi motivi, e` un po` sfigatino rispetto agli altri romanzi piu` famosi, viene considerato molto poco. Io stessa sono venuta a conoscenza di questo romanzo quando ho iniziato ad appassionarmi e a informarmi sui romanzi gotici. Venni cosi` a sapere che la Austen aveva scritto “L'abbazia di Northanger” come una sorta di parodia nei confronti dei romanzi gotici, ora un genere abbastanza di nicchia, ma ai suoi tempi molto in voga, tanto da essere considerati dai piu` intellettuali dei romanzetti puramente commerciali. Siccome a me pero` piacciono, e spinta dal desiderio di leggere piu` Austen, appena ho potuto l'ho comprato e letto subito.
Devo dire, prima di tutto, che non e` per niente come me lo aspettavo. Eppure non e` una critica, perche` mi e` piaciuto.

Il libro e` diviso in due parti. Se si va a leggere la trama, cosi come l'ho riportata anche io, quella non e` che una minima parte di cio` che succede ed e` contenuta principalmente nella seconda parte. Nella prima troviamo la nostra protagonista a Bath, immersa nella mondanita` sciocca e superficiale che la Austen descrive (e prende in giro) benissimo. La signora Allen, che ospita Catherine, e` in fondo una donna innocua ma molto vuota e superficiale, che non ha una opiniona per niente. Se chiamata a esprimerla ripete a pappagallo quello che dice il suo interlocutore, anche a costo di contraddirsi palesemente.
I piu` odiosi pero`, sono i fratelli Thorpe. John, che prova interesse per Catherine, e` il classico pallone gonfiato. Isabella e` una ragazza viziata, civetta, egoista e falsa, che stringe amicizia con Catherine approfittando della ingenuita` di quest'ultima, che infatti ci mette parecchio tempo per togliersi il prosciutto dagli occhi e capire da chi e` circondata. Attenzione, pero`, e` ingenua ma non stupida (non del tutto); a un certo punto, infatti, si fa valere e non si fa mettere i piedi in testa da quei due imbecilli, e questa cosa l'ho apprezzata molto. In questa prima parte di gotico non troviamo niente, se non qualche cenno ai romanzi che a Catherine piacciono tanto.

Con la seconda parte entriamo nel vivo della storia e qui, se fino a questo momento Catherine mi era stata simpatica, ci sono alcuni momenti in cui le avrei dato qualche sberla, giusto per farla svegliare. Allora...anche io, visto la quantita` di libri, film e telefilm horror che mi faccio fuori, tendo a volte a far andare la fantasia, soprattutto quando mi capita di essere sola in casa e di sentire qualche rumore. Ma lei e` esagerata! Non solo si provoca infarti inutilmente, ma arriva addirittura a fare l'impicciona in casa d'altri o ad accusare il suo probabile futuro suocero di cose orribili. E solo perche`, come arrivera` ad ammettere lei stessa, voleva essere spaventata. Voleva il brivido. Ma sei cretina?! Per fortuna questo dura poco e quando se ne rende conto crescera` (ma giusto un poco). Per il resto il romanzo continua ad essere un classico romanzo alla Austen. Oddio, niente amori tormentati ed eroine profonde. Catherine e` una ragazzina normalissima dell'epoca. Pero` l'elemento “gotico” che mi aspettavo e` molto breve e svanisce subito.

Dunque, ricapitolando, non fatevi ingannare dalle trame che si leggono in giro, perche` il libro affronta, a parer mio, ben altre tematiche e la parte gotica fa solo da contorno. E` una piccola presa in giro per la passione tanto diffusa all'epoca. Pero` come romanzo di Jane Austen e` molto carino. Voto 3.8/5!