martedì 3 ottobre 2017

"L'abbazia di Northanger" di Jane Austen - Cosa ne penso?

La diciassettenne Catherine Morland viene invitata da amici di famiglia a trascorrere qualche settimana a Bath, dove potra` frequentare un po` di mondanita` e dove incontrera` la bella Isabella Thorpe e i fratelli Henry e Eleanor Tilney. Questi ultimi la inviteranno infine a trascorrere qualche giorno presso la loro casa, l'ex abbazia di Northanger. Suggestionata dal luogo e ancora piu` dalle intense letture di romanzi dell'orrore, la giovane vive la vacanza alterando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore. Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia, mette a repentaglio i rapporti con il suo amato Henry. La situazione si complichera` ancora di piu` quando il generale Tilney, che sognava un matrimonio tra Catherine e suo figlio, scoprira` la vera situazione economica della famiglia Morland. Come si risolvera` la situazione per la nostra fantasiosa protagonista?


“L'abbazia di Northanger” e` uno degli ultimi romanzi della Austen a essere pubblicati, ma e` al contrario uno dei primi che Jane scrisse, anche prima dei suoi piu` celebri capolavori. Per tutti questi motivi, e` un po` sfigatino rispetto agli altri romanzi piu` famosi, viene considerato molto poco. Io stessa sono venuta a conoscenza di questo romanzo quando ho iniziato ad appassionarmi e a informarmi sui romanzi gotici. Venni cosi` a sapere che la Austen aveva scritto “L'abbazia di Northanger” come una sorta di parodia nei confronti dei romanzi gotici, ora un genere abbastanza di nicchia, ma ai suoi tempi molto in voga, tanto da essere considerati dai piu` intellettuali dei romanzetti puramente commerciali. Siccome a me pero` piacciono, e spinta dal desiderio di leggere piu` Austen, appena ho potuto l'ho comprato e letto subito.
Devo dire, prima di tutto, che non e` per niente come me lo aspettavo. Eppure non e` una critica, perche` mi e` piaciuto.

Il libro e` diviso in due parti. Se si va a leggere la trama, cosi come l'ho riportata anche io, quella non e` che una minima parte di cio` che succede ed e` contenuta principalmente nella seconda parte. Nella prima troviamo la nostra protagonista a Bath, immersa nella mondanita` sciocca e superficiale che la Austen descrive (e prende in giro) benissimo. La signora Allen, che ospita Catherine, e` in fondo una donna innocua ma molto vuota e superficiale, che non ha una opiniona per niente. Se chiamata a esprimerla ripete a pappagallo quello che dice il suo interlocutore, anche a costo di contraddirsi palesemente.
I piu` odiosi pero`, sono i fratelli Thorpe. John, che prova interesse per Catherine, e` il classico pallone gonfiato. Isabella e` una ragazza viziata, civetta, egoista e falsa, che stringe amicizia con Catherine approfittando della ingenuita` di quest'ultima, che infatti ci mette parecchio tempo per togliersi il prosciutto dagli occhi e capire da chi e` circondata. Attenzione, pero`, e` ingenua ma non stupida (non del tutto); a un certo punto, infatti, si fa valere e non si fa mettere i piedi in testa da quei due imbecilli, e questa cosa l'ho apprezzata molto. In questa prima parte di gotico non troviamo niente, se non qualche cenno ai romanzi che a Catherine piacciono tanto.

Con la seconda parte entriamo nel vivo della storia e qui, se fino a questo momento Catherine mi era stata simpatica, ci sono alcuni momenti in cui le avrei dato qualche sberla, giusto per farla svegliare. Allora...anche io, visto la quantita` di libri, film e telefilm horror che mi faccio fuori, tendo a volte a far andare la fantasia, soprattutto quando mi capita di essere sola in casa e di sentire qualche rumore. Ma lei e` esagerata! Non solo si provoca infarti inutilmente, ma arriva addirittura a fare l'impicciona in casa d'altri o ad accusare il suo probabile futuro suocero di cose orribili. E solo perche`, come arrivera` ad ammettere lei stessa, voleva essere spaventata. Voleva il brivido. Ma sei cretina?! Per fortuna questo dura poco e quando se ne rende conto crescera` (ma giusto un poco). Per il resto il romanzo continua ad essere un classico romanzo alla Austen. Oddio, niente amori tormentati ed eroine profonde. Catherine e` una ragazzina normalissima dell'epoca. Pero` l'elemento “gotico” che mi aspettavo e` molto breve e svanisce subito.

Dunque, ricapitolando, non fatevi ingannare dalle trame che si leggono in giro, perche` il libro affronta, a parer mio, ben altre tematiche e la parte gotica fa solo da contorno. E` una piccola presa in giro per la passione tanto diffusa all'epoca. Pero` come romanzo di Jane Austen e` molto carino. Voto 3.8/5!

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