venerdì 3 agosto 2018

"La figlia sbagliata" di Jeffery Deaver - Cosa ne penso?


“Megan Collier e` un'adolescente problematica, che dopo l'ennesima bravata viene costretta ad andare da un terapista; ma per tanto tempo il suo medico sembra non aiutarla a superare i suoi problemi. Megan e` infatti figlia di due genitori divorziati da tanti anni, che si sono rifatti una vita e non sembrano avere molto tempo per lei. Ma un giorno arriva un nuovo terapista, il dott.Peters, che in una sola seduta e` in grado di capire al volo l'origine dei suoi problemi e di tirare fuori la rabbia che ha dentro. Potrebbe sembrare la svolta, ma a un certo punto Megan scompare. Tutto fa propendere per una fuga volontaria ma proprio i genitori insistono nel voler dire che la faccenda sembra troppo strana. Scoprono cosi che la figlia e` stata rapita da una persona che li conosce molto bene e che dietro questa sparizione si celano ricatto e vendetta. Gli ex coniugi saranno quindi costretti a pensare, forse per la prima volta, alla loro figlia e a fare un esame di coscienza con il proprio passato per riuscire a salvare Megan.”




Jeffery Deaver e` un celebre autore di thriller, conosciuto soprattutto per il suo ciclo di libri dedicati a Lincoln Rhyme e Amelia Sachs (chi non conosce Il collezionista di ossa?) ma nella sua lunga e prolifica carriera ha dato vita anche ad altri personaggi e a thriller autoconclusivi. La figlia sbagliata e` uno di questi e in passato e` stato molto apprezzato dalla critica. Quindi, unendo la mia voglia di thriller estivi al fatto che questo libro era bello pronto e diponibile (e gratis) nella libreria di mia madre, ne ho approfittato subito per dedicargli gli ultimi 3 giorni di luglio.

Questo romanzo si incentra molto sulla opposizione tra il “cattivo” (il rapitore) e il “buono” (il padre di Megan). Entrambi sono molto intelligenti e per la propria professione (psichiatra il primo, avvocato il secondo) sanno riconoscere le emozioni altrui solo dai gesti e sanno usare molto bene le parole per intortare il prossimo e fargli fare quello che vuole. E` cosi che il rapitore conquista la fiducia di Megan e poi di tutti gli altri personaggi coinvolti. Questo tizio e` in grado di fregare tutti con estrema facilita`. A poco a poco individua tutti i potenziali testimoni o i personaggi che in qualche modo potrebbero dargli fastidio, li studia per individuare i punti deboli e li avvicina conquistandosi in breve tempo la loro fiducia. Il suo scopo e` ovviamente quello di metterli fuori gioco, ma e` un essere talmente pazzo da provarci gusto a incasinare totalmente la vita di queste persone. Non solo si accontenta di toglierli di mezzo temporaneamente ma gode del suo “potere” di persuasione per rovinargli matrimoni, spingere madri al suicidio, mandarli in galera e farli ripiombare in cattive abitudini. Ho trovato questo parti un po` forzate. Va bene che un buon psichiatra deve saper entrare nella mente delle persone ma la facilita` con la quale tutti si fanno infinocchiare da questo personaggio e` impressionante e poco probabile.
Se all'inizio si prova rabbia nei confronti dello psichiatra, quando veniamo a intuire a poco a poco le sue motivazioni, non possiamo fare a meno di provare un po` di pena. Ovviamente non possiamo mai giustificarlo perche` quello che fa e` orribile, ma capiamo che i protagonisti “buoni”, i genitori di Megan, tanto buoni e innocenti non sono. Se all'inizio Megan sembra la classica ragazzina che fa le cavolate solo perche` i genitori sono divorziati, ben presto ci accorgiamo che ha perfettamente ragione! Gli ex coniugi Collier sono due emeriti imbecilli, dei genitori di m….
Troppo presi dalla propria carriera e da se stessi, hanno sempre visto la propria figlia come un peso, un ostacolo, un qualcosa che ha peggiorato le loro vite. Se da una parte e` bello che finalmente si siano dati una svegliata e siano gli unici a capire che la figlia non e` scappata, dall'altra mi sembra che non la cercano mai con troppa convinzione. La ricerca della figlia e` ancora una volta una scusa per parlare di loro stessi, del loro matrimonio, del loro passato. Di loro, non di Megan. Poi magicamente c'e` una svolta, non si capisce bene come e perche`, e diventano i genitori dell'anno che sfoderano coraggio e sfidano tutto e tutti per salvare la figlia.
Schiaffi, schiaffi tutto il tempo per questi due! Povera Megan!

E` comunque un thriller psicologico che si legge senza nessun impegno, veloce ma allo stesso tempo carino. Come in ogni thriller che si rispetti e` presente il colpo di scena finale, la rivelazione che sinceramente non mi aspettavo e che forse spiega alcuni comportamenti passati dei genitori. Li spiega, ma non li giustifica! Ai miei occhi rimangono sempre persone di Emme.
Lo consiglio? Non saprei...e` carino ma essendo anche il primo Deaver che leggevo avrei preferito cominciare forse da Il collezionista di ossa, molto piu` nelle mie corde. Il mio voto e` di 3/5, un pochino stiracchiato. Non ho visto tutto sto grande capolavoro di cui ho letto. 

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