“Thad
Beaumont e` un insegnante che vive tra Castle Rock e Ludlow, nel
Maine e che come secondo lavoro fa lo scrittore. Ha scritto qualche
romanzo con il suo nome che hanno avuto un discreto successo, ma ne
ha scritti anche altri che hanno avuto un successo enorme. Questi
altri romanzi sono pero` pubblicati con lo pseudonimo di George
Stark. Se Thad scrive libri molto tranquilli, con la personalita` di
Stark sfoga la parte piu` oscura e violenta di se.
I
guai cominciano quando Thad decide di sbarazzarsi di Stark,
ammettendo tramite un articolo su People
che Stark e` sempre lui. Quello che e` un atto apparentemente innocuo
diventa ben presto un incubo, perche` George Stark in persona si
materializzera` in questo mondo e non e` per niente contento di
essere stato “ucciso”. In tanti dovranno pagare e gli ultimi
della lista saranno proprio Thad e la sua famiglia.”
Sono
tanti i libri di King in cui i protagonisti sono scrittori e in
quelle storie e` come se zio Steve si aprisse con noi; in particolare
quando descrive come uno scrittore vive, quello che prova e` molto
facile pensare che ci sia tanto di autobiografico in
quelle frasi. Ma nel caso di
La meta` oscura e`
impossibile non fare un'analogia ancora piu` grande con la sua vita.
Anche King infatti, ha scritto per qualche anno dei libri
pubblicandoli con lo pseudonimo di Richard Bachman e nel momento in
cui e` venuto allo scoperto ha deciso di farlo morire. Per sua
fortuna, pero` Bachman non e` mai tornato dall'aldila` reclamando
vendetta!
Thad,
invece, e` stato molto piu` sfortunato. Subito dopo aver inscenato,
tramite l'articolo su People, il funerale di Stark una figura
misteriosa esce da quella finta tomba e inizia a uccidere a uno a uno
tutti quelli che sono stati causa della sua “morte”. Il suo
obiettivo finale e` Thad, ma non vuole ucciderlo subito. Prima vuole
scrivere insieme a lui un ultimo romanzo in quanto questo e` un modo
per assorbire la linfa vitale di Thad e diventare umano a tutti gli
effetti. Non e` mai ben chiaro che cosa sia effettivamente Stark: e`
un'entita` che e` sempre esistita nella mente di Thad, e` il fantasma
del suo gemello morto, e` la sua
meta` oscura. I due sono
fortemente connessi ma nel momento in cui Stark si materializza
fisicamente non possono
piu` coesistere contemporaneamente. La sopravvivenza di uno determina
il disfacimento fisico (con descrizioni decisamente disgustose)
dell'altro.
Ma
Thad ha un'arma in piu` di cui Stark non e` a conoscenza: i passeri.
Da bambino li sentiva solo nella testa, immediatamente prima delle
crisi di emicrania. Da adulto iniziano a essere presenze reali.
Centinaia, migliaia di passeri iniziano a seguirlo e a radunarsi
fuori dalla sua finestra. E se all'inizio Thad li teme, con il tempo
capisce che sono suoi alleati, l'arma finale da usare contro Stark.
<I passeri volano di nuovo> e non e` una buona cosa per George
Stark.
Parlando
di personaggi, voglio partire proprio da Stark. Devo dire che l'ho
trovato parecchio inquietante e ansiogeno. E` estremamente violento,
e` impossibile da catturare e le scene di omicidio sono abbastanza
crude. E` un cattivo che mi e` piaciuto molto.
I
coniugi Beaumont sono personaggi che ritroviamo tante volte nei
romanzi di King e sono i classici personaggi che mi fanno
innervosire. Lui, il marito un po` senza spina dorsale, introverso,
con problemi alle spalle di alcolismo e depressione, che se non
avesse una moglie forte probabilmente non sarebbe neanche
sopravvissuto. Si salva nel finale, dove finalmente tira fuori il
coraggio e prende l'iniziativa!
Poi
abbiamo Liz, la moglie badante, con una pazienza infinita per stare
dietro al marito in tutti quegli anni difficili. Ora non critico
questo, ma il fatto che sembra sempre che l'unico a soffrire della
situazione sia il marito; le donne stanno li, a sopportare e a
supportare e ad attendere che la tempesta sia passata, quando nella
realta` chiunque soffrirebbe e rimarrebbe segnato da questa
situazione. Ma non e` questo che mi irrita di piu`, bensi il fatto
che come spesso accade, quando queste donne figliano da donne forti
si trasformano in iperansiose con crisi isteriche. Non so se esagero
io ma queste sono le sensazioni che mi trasmettono, oltre alla voglia
di entrare nel libro e schiaffeggiarli.
Il
mio personaggio preferito e` lo sceriffo Alan
Pangborn; se all'inizio entra in scena con arroganza, con il
procedere del libro acquista punti su punti. Inizialmente scettico,
da l'impressione di essere lo sceriffo di campagna un po` scemo, in
realta` e` bravissimo, molto competente e date una medaglia a
quest'uomo! Lo vogliamo nell'FBI, altro che sceriffo di campagna!
In
sostanza, La meta` oscura e`
un romanzo di cui sento parlare poco e qualcuno non me ne aveva
neanche parlato molto bene. Invece a me e` piaciuto molto! Non uno
dei miei preferiti, pero` un romanzo davvero carino. E bravo Steve!
Voto: 3.8/5!
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