lunedì 23 luglio 2018

"La meta` oscura" di Stephen King - Cosa ne penso?


“Thad Beaumont e` un insegnante che vive tra Castle Rock e Ludlow, nel Maine e che come secondo lavoro fa lo scrittore. Ha scritto qualche romanzo con il suo nome che hanno avuto un discreto successo, ma ne ha scritti anche altri che hanno avuto un successo enorme. Questi altri romanzi sono pero` pubblicati con lo pseudonimo di George Stark. Se Thad scrive libri molto tranquilli, con la personalita` di Stark sfoga la parte piu` oscura e violenta di se.
I guai cominciano quando Thad decide di sbarazzarsi di Stark, ammettendo tramite un articolo su People che Stark e` sempre lui. Quello che e` un atto apparentemente innocuo diventa ben presto un incubo, perche` George Stark in persona si materializzera` in questo mondo e non e` per niente contento di essere stato “ucciso”. In tanti dovranno pagare e gli ultimi della lista saranno proprio Thad e la sua famiglia.”




Sono tanti i libri di King in cui i protagonisti sono scrittori e in quelle storie e` come se zio Steve si aprisse con noi; in particolare quando descrive come uno scrittore vive, quello che prova e` molto facile pensare che ci sia tanto di autobiografico in quelle frasi. Ma nel caso di La meta` oscura e` impossibile non fare un'analogia ancora piu` grande con la sua vita. Anche King infatti, ha scritto per qualche anno dei libri pubblicandoli con lo pseudonimo di Richard Bachman e nel momento in cui e` venuto allo scoperto ha deciso di farlo morire. Per sua fortuna, pero` Bachman non e` mai tornato dall'aldila` reclamando vendetta!

Thad, invece, e` stato molto piu` sfortunato. Subito dopo aver inscenato, tramite l'articolo su People, il funerale di Stark una figura misteriosa esce da quella finta tomba e inizia a uccidere a uno a uno tutti quelli che sono stati causa della sua “morte”. Il suo obiettivo finale e` Thad, ma non vuole ucciderlo subito. Prima vuole scrivere insieme a lui un ultimo romanzo in quanto questo e` un modo per assorbire la linfa vitale di Thad e diventare umano a tutti gli effetti. Non e` mai ben chiaro che cosa sia effettivamente Stark: e` un'entita` che e` sempre esistita nella mente di Thad, e` il fantasma del suo gemello morto, e` la sua meta` oscura. I due sono fortemente connessi ma nel momento in cui Stark si materializza fisicamente non possono piu` coesistere contemporaneamente. La sopravvivenza di uno determina il disfacimento fisico (con descrizioni decisamente disgustose) dell'altro.

Ma Thad ha un'arma in piu` di cui Stark non e` a conoscenza: i passeri. Da bambino li sentiva solo nella testa, immediatamente prima delle crisi di emicrania. Da adulto iniziano a essere presenze reali. Centinaia, migliaia di passeri iniziano a seguirlo e a radunarsi fuori dalla sua finestra. E se all'inizio Thad li teme, con il tempo capisce che sono suoi alleati, l'arma finale da usare contro Stark. <I passeri volano di nuovo> e non e` una buona cosa per George Stark.
Parlando di personaggi, voglio partire proprio da Stark. Devo dire che l'ho trovato parecchio inquietante e ansiogeno. E` estremamente violento, e` impossibile da catturare e le scene di omicidio sono abbastanza crude. E` un cattivo che mi e` piaciuto molto.
I coniugi Beaumont sono personaggi che ritroviamo tante volte nei romanzi di King e sono i classici personaggi che mi fanno innervosire. Lui, il marito un po` senza spina dorsale, introverso, con problemi alle spalle di alcolismo e depressione, che se non avesse una moglie forte probabilmente non sarebbe neanche sopravvissuto. Si salva nel finale, dove finalmente tira fuori il coraggio e prende l'iniziativa!
Poi abbiamo Liz, la moglie badante, con una pazienza infinita per stare dietro al marito in tutti quegli anni difficili. Ora non critico questo, ma il fatto che sembra sempre che l'unico a soffrire della situazione sia il marito; le donne stanno li, a sopportare e a supportare e ad attendere che la tempesta sia passata, quando nella realta` chiunque soffrirebbe e rimarrebbe segnato da questa situazione. Ma non e` questo che mi irrita di piu`, bensi il fatto che come spesso accade, quando queste donne figliano da donne forti si trasformano in iperansiose con crisi isteriche. Non so se esagero io ma queste sono le sensazioni che mi trasmettono, oltre alla voglia di entrare nel libro e schiaffeggiarli.
Il mio personaggio preferito e` lo sceriffo Alan Pangborn; se all'inizio entra in scena con arroganza, con il procedere del libro acquista punti su punti. Inizialmente scettico, da l'impressione di essere lo sceriffo di campagna un po` scemo, in realta` e` bravissimo, molto competente e date una medaglia a quest'uomo! Lo vogliamo nell'FBI, altro che sceriffo di campagna!

In sostanza, La meta` oscura e` un romanzo di cui sento parlare poco e qualcuno non me ne aveva neanche parlato molto bene. Invece a me e` piaciuto molto! Non uno dei miei preferiti, pero` un romanzo davvero carino. E bravo Steve! Voto: 3.8/5!

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