venerdì 11 maggio 2018

"Shining" di Stephen King - Cosa ne penso?



   “Jack Torrance e` uno scrittore in declino che ha appena perso il suo lavoro come insegnante, ma da lui dipendono anche sua moglie Wendy e suo figlio Danny. Accetta percio` come ultima spiaggia, un impiego come guardiano invernale di un famoso hotel di lusso, l'Overlook Hotel, situato sulle impervie montagne del Colorado. Purtroppo, quello che sembra un normale albergo, e` sede di un Male oscuro, che si risvegliera` con l'arrivo della famiglia Torrance e in particolare di Danny, bambino dotato di poteri psichici, l'Aura. Davanti ai suoi occhi iniziano infatti a manifestarsi tutti gli orrori avvenuti in passato in quell'albergo, mentre il padre Jack subisce piano piano una malefica influenza che lo portera` alla pazzia.”


Questa e` una delle pochissime volte in cui sto avendo un po` di difficolta` a scrivere un commento, quasi non so cosa dire. E non perche` non ci sia niente da dire o perche` il libro sia brutto; tutto il contrario! Mi e` piaciuto talmente tanto, ne sono rimasta talmente tanto affascinata che l'unica cosa che mi viene da dire e` :”Figata, leggetelo!”.

Ovviamente non si puo` finire un commento in questo modo, nella vita bisogna argomentare le proprie affermazioni, quindi, iniziamo!

La maggior parte delle persone conosce Shining grazie al celebre film di Stanley Kubrick, in cui Jack Torrance e` interpretato da un magistrale Jack Nicholson. Per me, almeno era proprio cosi. Avevo visto il film due volte ma non avevo mai letto il libro. Speravo quindi che con la lettura mi sarebbero state chiare alcune cose che nel film non avevo capito molto. E devo dire che e` stato cosi e anzi, posso capire anche per quale motivo Stephen King dice addirittura di odiare questa trasposizione. Io non la odio, mi piace sempre ma a questo punto mi unisco al coro di chi dice “e` meglio il libro”.

Stephen King, infatti, fa un ottimo lavoro di caratterizzazione dei personaggi (cosa che Kubrick tralascia allegramente). Le disavventure (o meglio gli orrori) dell'Overlook Hotel iniziano quando siamo ormai a meta` del libro. Tutte le pagine precedenti sono una introduzione e una presentazione dei tre protagonisti. Ma e` una introduzione utile, interessante e mai noiosa, neanche una volta! Quello che mi piace di King e` che i suoi protagonisti, in generale, non sono mai perfetti, non sono mai eroi. Sono persone normali, con problemi normali; magari il lettore non ha passato le vicissitudini del protagonista (anzi, spero di no), ma puo` comunque capire il suo stato d'animo, sentirsi vicino in qualche modo. E la famiglia Torrance non e` da meno. Problemi di alcolismo, violenza e abusi purtroppo sono frequenti e anche se non li abbiamo vissuti in prima persona ne sentiamo costantemente parlare. Questi sono i problemi e i fardelli che i Torrance portano con se all'Overlook Hotel.
Ma il piccolo Danny ha un'altra caratteristica. Danny “irradia luce”; lo “Shining” del titolo o l'Aura, come la chiama il cuoco dell'albergo Hallorann non e` altro che una forte capacita` telepatica . Danny legge nel pensiero, vede le cose successe nel passato ma ha anche visioni del futuro. Essendo pero` un bambino piccolo, tali visioni sono espresse sottoforma di Tony, un ragazzino che solo Danny riesce a vedere, una sorta di amico immaginario che gli fa vedere cose belle ma che lo mette in guardia dall'Overlook Hotel, facendogli comparire davanti agli occhi una scritta misteriosa, Redrum. All'Overlook c'e` il Redrum e percio` Danny deve stare lontano da quel posto.

Purtroppo Danny ha solo 5 anni e non puo` evitare l'hotel, deve seguire i genitori. Una volta arrivati l'Hotel, che ha un'anima propria, si accorge subito del nuovo arrivato e da quel momento fa di tutto per appropriarsene arrivandoci pero` in maniera subdola: l'hotel avverte anche l'estrema fragilita` del padre, Jack e soprattutto il suo punto debole, l'alcool. Piano piano, assistiamo al lavaggio del cervello che l'entita` dell'hotel fa su Jack e pagina dopo pagina assistiamo alla trasformazione piu` inquietante che abbia mai letto; da uomo normale a pazzo violento. Jack impazzisce completamente e a quel punto Danny e Wendy sono in balia dell'hotel e del suo strumento, Jack.

Danny, come tutti i bambini e i ragazzini protagonisti dei libri di King e` fantastico. Mai completamente bambini, sono sempre piu` intelligenti e svegli degli adulti. Sono pero` rimasta piacevolmente sorpresa da Wendy. Nel film, Wendy Torrance e` rappresentata come un'ameba priva di qualsiasi personalita` e spesso devo dire che le donne (soprattutto le madri) dei libri di King sono un tantino fastidiose e insopportabili. Wendy invece mi e` piaciuta perche` affronta un vero e proprio percorso che la porta a crescere e a tirare fuori gli attributi. Questa donna, infatti, ha passato tutta la vita a subire passivamente prima le angherie della madre e poi quelle del marito. Quando c'e` un problema Wendy lo affronta dormendo e aspettando che qualcun'altro lo risolva per lei. Ma nel momento in cui si ritrova sola, in un albergo isolato, in balia di un hotel demoniaco e un marito assassino e` costretta a svegliarsi per salvare la vita di suo figlio. E per fortuna lo fa! Brava Wendy!

Anche pensandoci non riesco a trovare difetti in questo romanzo, non c'e` niente che non mi sia piaciuto. E` sicuramente entrato nella top 5 dei miei preferiti e consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo!! Voto 5/5 ovviamente :)






Nessun commento:

Posta un commento