“Questa
e` la storia di come Nicolas Eymerich e` diventato un grande e temuto
Inquisitore, nella Spagna del 1300. Ma questa e` anche la storia
dell'equipaggio di una strana astronave che nel XXII secolo
intraprende un viaggio attraverso lo spazio, il tempo e altre
dimensioni alla ricerca di un misterioso carico. E infine questa e`
anche la storia del Dr. Frullifer, uno strampalato fisico della
nostra epoca; un genio incompreso, un nerd talmente strano da non
riuscire a inserirsi nella societa` ma che quando viene ascoltato
rivelera` una sua importantissima scoperta scientifica che collega
tutte le storie riportate in questo libro. Talmente diverse le une
dalle altre ma fortemente connesse.”
Nicolas
Eymerich, Inquisitore e` il
primo volume di una saga interamente dedicata alla figura di questo
personaggio
realmente esistito nella Spagna medievale. Valerio Evangelisti,
pero`, non ha scritto un romanzo storico. Ha preso spunto da questo
personaggio per creare una saga fantascientifica, in cui la storia si
mescola alla fisica, ai viaggi spaziali e alle divinita`. Insomma, in
questo libro c'e` un po' di tutto. Ma Evangelisti sara` riuscito a
far diventare questo minestrone una storia interessante? In parte si.
Ho
letto tante recensioni e opinioni su questo libro prima di iniziare,
e ovunque ho notato una cosa. Evangelisti viene osannato per la sua
genialita` oppure viene criticato in maniera molto forte. Il motivo
principale e` proprio quello che ho scritto prima. La trama prevede
tre storie parallele, connesse tra di loro da un'unica spiegazione,
un'unico fenomeno studiato dal Dr. Frullifer, ma sono comunque storie
molto diverse tra loro, che pur
essendo collegate non si
incontrano praticamente mai. Ci troviamo dal medioevo a Star Trek nel
giro di qualche pagina e bisogna essere molto bravi per rendere il
tutto omogeneo, per non confondere il lettore. Io per fortuna non ho
mai avuto l'impressione di leggere storie sconnesse.
Ho
comunque avuto la mia storia preferita e questa e` quella di
Eymerich. Prima di tutto io adoro qualsiasi cosa sia ambientata nel
passato, meglio ancora se proprio nel Medioevo e non mi e`
dispiaciuto per niente il fatto che sia stata
inserita una punta di fantascienza (anche se ovviamente Eymerich non
sospettera` mai che cio` a cui assiste ha una spiegazione
scientifica, per lui tutto ha una spiegazione demoniaca). Se pero`
cercate in Eymerich un eroe, un'Inquisitore che possa avere una
coscienza o cose di questo tipo, resterete delusi. Nicolas e`
l'Inquisitore per eccellenza. Crudele, fortemente convinto che tutto
sia peccato e vada punito duramente. E` molto intelligente e furbo,
e` ambizioso e decisamente
asociale. Mi e` piaciuto ma e` veramente uno str….
Le
altre due storie, invece, non mi hanno entusiasmato molto. La storia
ambientata nel presente l'ho trovata un po` noiosa e anche abbastanza
irritante, tutto per “colpa” del protagonista, il Dr. Frullifer.
Noiosa perche` e` una continua spiegazione della sua scoperta
scientifica, un trattato di fisica e fantafisica insieme; teorie su
teorie in cui piu` volte mi sono persa. Il tutto e` peggiorato dalla
presenza del protagonista, Marcus Frullifer, lo scienziato
intelligente e imbranato in tutto il suo splendore. Talmente
imbranato non solo da non riuscire a inserirsi socialmente, ma se
solo ci prova non ne e` in grado perche` non riesce a capire le
persone. E` intelligentissimo nel suo lavoro, ma per il resto e` un
perfetto idiota, che combina un gran casino. Da prendere a schiaffi
continuamente. In una parola, FASTIDIOSO.
Eppure
e` necessario, perche` la sua scoperta spiega sia quello che e`
successo a Eymerich, sia tutta la storia ambientata nel futuro. Tutto
quello che succede nel XXII secolo, infatti, avviene “grazie” a
lui. L'astronave e` una tecnologia terrestre, costruita seguendo le
sue scoperte e perfino lo scopo di questa missione deriva dalla sua
scoperta della Psiche e degli Psitroni.
Diciamo
che non e` assolutamente cio` che mi aspettavo. Se volete leggere un
romanzo in cui ci sia un Inquisitore come unico protagonista, non
sara` cosi. Nonostante Eymerich dia il nome all'intero romanzo,
costituisce solo un terzo del libro. Essendo comunque il primo di una
saga, mi aspetto comunque che sia una sorta di prologo, dove viene
presentato il tutto, per poi dare inizio alla vera storia di Nicolas.
Non
so se continuero` la saga. La parte che mi e` piaciuta di piu, come
dicevo, e` proprio quella in cui Eymerich e` protagonista, quella
ambientata nel passato, senza tutte quelle spiegazioni
fantascientifiche che mi mettono l'angoscia :D Per quanto riguarda lo
stile di Evangelisti, comunque, non ho niente di negativo da dire. E`
uno scrittore che negli anni ha ricevuto tanti riconoscimenti
meritati, perche` scrive veramente bene, scorrevole. Ci vuole anche
tanta fantasia per mettere su tre storie del genere e renderle
interessanti. Ho letto il libro molto velocemente per cui non mi e`
dispiaciuto per niente. Il mio voto e` quindi: 3.8/5.
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