domenica 22 aprile 2018

"L'ombra di Edgar" di Matthew Pearl - Cosa ne penso?


“E` l'8 Ottobre 1849 a Baltimora, quando il giovane avvocato Quentin Hobson Clark si ritrova a passare per caso davanti al cimitero della citta` dove si sta svolgendo un funerale molto triste e frettoloso. Questa scena mette molta inquietudine a Quentin e questa inquietudine peggiorera` quando scoprira` che il funerale a cui ha assistito era quello del suo beniamino, lo scrittore Edgar Allan Poe. Poe era infatti stato trovato in un hotel in pessimo stato il 3 Ottobre ed era morto quattro giorni dopo completamente solo, in preda al delirio. Da quel momento in poi Quentin si ritrovera` quasi ossessionato dall'idea di scoprire cosa e` accaduto a Poe. I giornali hanno infatti iniziato una campagna diffamatoria nei confronti dello scrittore e quindi Quentin decide di indagare per riabilitarlo, anche a costo di mettere a repentaglio la sua carriera, la sua reputazione e la sua stessa vita.”




Dopo aver letto Le avventure di Gordon Pym avevo ancora voglia di sentire un legame con Edgar ma non avevo niente di nuovo (passatemi il termine) scritto da lui da leggere. Mi sono poi ricordata di avere questo romanzo scritto dall'americano Matthew Pearl, divenuto celebre con un altro thriller storico, Il circolo Dante. Avevo gia` letto questo libro una decina di anni fa; ricordavo che l'avevo trovato carino ma allora ancora non avevo letto niente di Poe. Questa volta, invece, ho letto il libro conoscendo lo scrittore, la sua vita, le sue opere e la sua morte. Ho letto il libro da fan di Edgar.
E questa volta mi ha conquistata!

Il libro appartiene al genere thriller/giallo; su Instagram l'ho definito “rocambolesco” perche` non si fa in tempo a girare pagina che subito succede qualcosa di nuovo, una situazione o un personaggio non sono mai quello che sembrano, e` pieno di colpi di scena, alcuni inaspettati, altri un po` meno. Per essere piu` precisa, la storia inizia con un solo enigma principale, la misteriosa morte di Poe, ed e` un pochino lento, soprattutto nella parte che si svolge a Parigi, quando Quentin prova a rintracciare il vero Dupin, l'unica persona con un intelligenza e una perspicacia tale da poter risolvere questo mistero. La storia infatti diventa davvero interessante solo nel momento in cui Quentin e Auguste Dupont tornano a Baltimora, seguiti dal “barone” Dupin e da sua moglie, la ladra Bonjour.
Da questo momento in poi avremo un mistero dietro l'altro, pedinamenti, minacce di morte, intrighi internazionali che si succedono senza sosta. Un libro molto dinamico, non c'e` dubbio :D

Quello che ho apprezzato di piu`, pero`, e` ovviamente il fatto che si parlasse di Poe, della sua persona e dei suoi scritti. Pearl ne parla a fondo, li analizza (e in qualche caso arriva a spoilerare, percio` se non avete letto niente di Poe, fate attenzione) e per un appassionato e` un vero piacere leggere tutto questo. Ma non e` solo questo che mi e` piaciuto. Fino alla fine del libro ho pensato che, a parte qualche personaggio e qualche avvenimento, il resto fosse solo frutto della fantasia dell'autore. Poi sono arrivata alla “Nota Storica”. In realta` e` vero il contrario. Quasi tutti i personaggi, a parte i nostri protagonisti, sono realmente esistiti, e quasi tutti i fatti, gli articoli di giornale dell'epoca, gli indizi e le teorie (compresa la citazione a E.S.T. Gray) sono vere.
Con il tempo sempre piu` studiosi si sono specializzati nella ricerca di ogni minima informazione utile a risolvere il mistero della morte di Poe e Pearl, in questo romanzo, li mette insieme tutti. Tutte le teorie piu` accreditate, i fatti accertati, anche quelli provati piu recentemente, sono stati tutti usati dallo scrittore per scriverci un thriller attorno. E tutto questo mi ha affascinata e rattristata. Con questo romanzo, quindi, saprete quasi tutto quello che e` successo a Poe in quei giorni, tutto quello che e` stato detto dai conoscenti, dai parenti, dalla stampa e dai nemici.
Ovviamente non e` possibile sapere tutto. I 5 giorni prima della morte di Poe, 5 giorni di vuoto in cui lo scrittore sembra essere scomparso dalla faccia della Terra, credo che resteranno un enigma ancora per tanto tempo, se non per sempre e cosi i dettagli sulla sua morte. Ci si va molto vicini, le teorie sono sempre piu` precise ma probabilmente non lo sapremo mai con certezza. Sicuramente solo Poe sapra` cosa voleva dire con le sue ultime parole. “Reynolds, Reynolds!”. A quelle non c'e` risposta.
Ma credo che quello che resta piu` impresso di questa vicenda non e` il mistero. Almeno per quanto mi riguarda, quello che mi ha affascinato e rattristato allo stesso tempo e sapere fino in fondo quanto Poe sia stato sfortunato non solo nella sua vita ma anche al momento della sua morte. E` morto solo, abbandonato da chi poteva aiutarlo e non l'ha fatto perche` lo credeva un ubriacone e ha sottovalutato la gravita` della situazione (sembra infatti che non fosse neanche ubriaco). E` stato sepolto davanti a 4 persone, in una tomba anonima, che per anni non ha avuto neanche una lapide ma solo erbaccia che la nascondeva e la seppelliva. Con il tempo a tutto questo si e` cercato di porvi rimedio… ma troppo tardi purtroppo. Rimane solo l'amarezza ma anche la gratitudine per l'enorme eredita` che ci ha lasciato. Sono di parte, lo so, ma non smettero` mai di cianciare del mio amore per lui <3

Smetto di delirare e arrivo alla conclusione. Consiglio questo libro? Assolutamente si, sia che vogliate leggere un bel thriller sia che vogliate scoprire qualcosina in piu` su Edgar. Voto 4/5!!






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