“Dopo
la morte del padre le sorelle Dashwood sono costrette a lasciare la
casa di famiglia al fratellastro e alla moglie egoista, per andare a
vivere in un modesto villino nel Devonshire, messo a disposizione da
un piu` gentile cugino. E` in quel momento che le maggiori Elinor e
Marianne conosceranno l'amore. Elinor si innamorera` del timido
Edward mentre Marianne del piu` affascinante Willoughby. Le due
affronteranno questa situazione e tutte le conseguenze con un
approccio alla vita decisamente diverso: Elinor e` tra le due quella
piu` razionale, che rappresenta la ragione
mentre Marianne e` decisamente il sentimento.”
Questo
per me e` il terzo incontro ravvicinato con miss Jane Austen.
L'osannatissima Jane Austen. Ancora non mi sono approcciata a quello
che forse e` il suo romanzo piu` celebre, Orgoglio e
pregiudizio ma conosco la
storia, mi piace e conto di leggerla entro il 2018!
Ragione
e sentimento e` prima di tutto
la storia delle due sorelle Dashwood, che appunto rappresentano in
pieno la contrapposizione di questi due modi di essere e di
affrontare la vita. Da una parte abbiamo infatti Elinor, la razionale
di casa; quella che analizza tutte le conseguenze di ogni azione che
potrebbe compiere e cosa queste comportano, che da molta importanza
non alle apparenze ma al comportamento sociale, a quello che e` bene
fare e quello che invece e` sconveniente. La maggior parte delle
volte e` utile non solo a se ma a tutta la famiglia, perche` tra le
sue sorelle e sua madre a volte sembra l'unica che abbia un po` di
senso. Se non ci fosse lei a frenare soprattutto Marianne e la madre,
molto piu` impulsive, come minimo sarebbero sul lastrico e quelle due
avrebbero combinato una quantita` di casini.
Marianne
e` invece appunto il sentimento. E` passionale, impulsiva, esagera
enormemente tutti i sentimenti che prova, dalla rabbia alla
felicita`, all'amore. E` convinta che a 17 anni ormai e` una donna
fatta ed esperta del mondo, convinta di sapere esattamente che cosa
vuole nella vita e soprattutto che non trovera` mai un uomo che possa
piacerle. E quando lo trova, ovviamente vive una tragedia romantica
che la porta a essere cieca nei confronti di cio` che gli altri
possono provare. Soprattutto nei confronti della sorella, che sta
vivendo una situazione simile ma proprio per il suo carattere e`
portata a nascondere e minimizzare tutto. Eppure non si deve pensare
che Marianne sia una persona superficiale. E` anzi molto
intelligente, e la apprezzo molto quando mette a tacere la gente,
superficiale e ipocrita. Forse a volte esagera
nei modi, ma almeno non si da pena di compiacere gli altri, di
comportarsi in un certo modo solo perche` “si fa cosi”.
Insomma,
tutte e due per certi versi mi sono piaciute, ma all'inizio sono
incomplete. E` grazie a cio` che vivranno in questa storia che
cresceranno veramente come persone e si renderanno conto che a volte
bisogna avere sia la Ragione che il Sentimento. In una persona devono
esserci entrambi i sentimenti. Non si puo` essere solo passionali e
impulsivi, a volte bisogna trattenersi ma allo stesso tempo bisogna
lasciar andare la ragione e seguire il proprio cuore.
Per
il resto, il libro e` in pieno stile Jane Austen. I protagonisti
provengono da una classe sociale medio-alta, sono ricchi, non hanno
un lavoro, passano il tempo tra gite, giochi a carte, balli e
pettegolezzi. L'unica occupazione sembra quella di cercarsi un
matrimonio conveniente, l'ozio e` visto come una virtu`. Sono
fondamentalmente dei parassiti della societa` e contenti di esserlo.
E
come sempre Jane ne parla con moltissima ironia, prendendoli
constantemente in giro. I
libri di Jane Austen sembrano all'apparenza dei romanzetti leggeri,
in realta` sono molto di piu`.
Pero`,
come sempre, c'e` qualcosa che non mi convince totalmente. La “colpa”
non e` della Austen, che scrive molto bene, ma e` proprio di questo
genere di libri. Devo essere nel mood giusto per leggerli o rischiano
di annoiarmi molto. La prima parte del libro, infatti, scorre
decisamente lenta e tutti i personaggi mi hanno dato sui nervi. Allo
stesso tempo, pero`, ogni tanto mi piace leggerli perche` tra un
discorso inutile e l'altro mi prendono, le vicende amorose e gli
equivoci catturano il mio interesse e risvegliano la parte pettegola
che e` in me. Li trovo carini e divertenti, ma niente di piu`. Io i
libri li preferisco tragici...(qualcuno ha detto Cime Tempestose?).
Oovviamente
lo consiglio a chi piace il genere, ma se siete gia` fan di Jane,
probabilmente l'avrete letto prima di me! Per me il voto e` 3.8/5,
dovuto tutto al fatto che trovo questi libri carini, ma non mi fanno
impazzire. Voto del tutto soggettivo stavolta, lo ammetto!
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