domenica 6 gennaio 2019

"Misery" di Stephen King - Cosa ne penso?


“Paul Sheldon e` uno scrittore di successo e i suoi libri piu` famosi appartengono alla serie di Misery, protagonista femminile di libri di avventura a sfondo romance, idolo di tante donne. Ma nell'ultimo libro Misery muore e questo perche` Sheldon sente di dover chiudere quel capitolo della sua vita e andare avanti, esplorando nuovi confini letterari e sfornando Bolidi, quello che potrebbe essere il suo capolavoro. Ma Sheldon non ha fatto i conti con le sue “fan numero uno” e in particolare con Annie Wilkes, che lo soccorre a seguito di un incidente stradale ma che invece di portarlo in ospedale decide di tenerlo in casa, sequestrandolo, torturandolo e obbligandolo a riscrivere la storia di Misery. Perche` Misery non deve morire.”




Stephen King ha scritto nel corso della sua carriera una moltitudine di libri completamente diversi tra loro, ma in generale la parola che viene piu` accostata a lui e` “horror” e con questo chi non lo conosce immagina che scriva solo ed esclusivamente di mostri e di paranormale. In effetti King parla di mostri, ma non sempre questi sono esseri sovrannaturali; spesso i cattivi delle sue storie sono “semplici” esseri umani e questo perche` dovremmo avere piu` paura dei vivi e dei malvagi in carne e ossa che di fantasmi e zombies. Annie Wilkes e` una di questi. Annie e` una donna come tutte le altre, ex infermiera, divorziata e appassionata delle storie di Misery. Quante volte, leggendo un libro che ci piace tanto, ci affezioniamo cosi tanto a un personaggio che poi se, nel corso della storia gli succede qualcosa, ci indignamo e malediciamo l'autore? Magari sognamo pure di costringere l'autore a riscrivere quella parte che non ci piace. Quando Annie trova Paul Sheldon, il suo scrittore preferito, svenuto e gravemente ferito a seguito di un brutto incidente, capisce che quell'occasione e` arrivata! La differenza tra noi e Annie e` che noi, persone piu` o meno equilibrate, alla fine chiamiamo l'ambulanza. Annie invece ha un piccolo problemino: e` pazza.
Ecco quindi che al suo risveglio, Paul Sheldon capisce di trovarsi in un brutto guaio.

Da questo momento ha inizio una storia molto semplice, con pochi elementi, ma che assicurano un'ansia ai limiti del sopportabile. Il resto della storia si svolge infatti con due personaggi e un'unica ambientazione: Annie, Paul e la stanza in cui un Paul con le gambe polverizzate dall'incidente e` tenuto segregato. Il sequestro dura mesi e sono mesi di tortura psicologica e soprattutto fisica, perche` la grave instabilita` emotiva di Annie la porta ad avere sbalzi di umore estremi, dove una parola o solo uno sguardo non gradito possono scatenare la bestia violenta oppure gravi attacchi di depressione e questo porta Annie ad allontanarsi per giorni, lasciando Paul solo, immobilizzato, in preda ai dolori e alla dipendenza dall'antidolorifico, impossibilitato a cercarsi anche solo un bicchiere d'acqua.

Tutta questa situazione porta Paul ai limiti della sopportazione fisica e psicologica, ma e` solo grazie alla sua forza di volonta` che riesce a non impazzire o a lasciarsi andare ma arriva a una sorta di compromesso con Annie e grazie o malgrado questa situazione Sheldon scrive un nuovo capitolo di Misery, forse il piu` bello di tutto quello che ha scritto fino a quel momento. Ma Sheldon (e il lettore con lui) impara presto a non abbassare mai la guardia, a non pensare di aver imparato a prendere Annie, perche` Annie e` imprevedibile, sempre. E soprattutto nasconde un grosso segreto, un passato cosi orribile che e` anche il motivo per cui non e` piu` infermiera ma si ritrova a vivere in totale isolamento.
Paul Sheldon e` in mani terribili e fino alla fine la suspence e` alta, la tensione e` alle stelle e non sappiamo se lo scrittore riuscira` a liberarsi della “sua fan numero uno”.

Misery non e` uno dei miei libri di King preferiti, ma lo trovo comunque un ottimo romanzo, prova che King e` capace di passare da romanzi con tante ambientazioni e decine di protagonisti a due personaggi e una stanza e creare in entrambi i casi dei veri e propri incubi (in senso buono ovviamente). Uno dei classici di King che consiglio a tutti di leggere, agli appassionati ma anche a chi vorrebbe leggere un King ma non ama i classici horror. Il mio voto e` di 4/5.

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