giovedì 3 gennaio 2019

"L'errante" di Massimo Mayde - Cosa ne penso?


“Esteban e` un ragazzo di Toledo con qualche problema. Dopo una vita passata a innamorarsi di donne che lo hanno usato come un giocattolo e poi buttato via, all'ennesima delusione decide di mandare tutto a quel paese e farsi una vacanza, da solo. Lontano da tutti, anche dal suo unico, migliore amico Blanco, un badante per ciechi. Ma questo non e` l'unico problema di Esteban, perche` il ragazzo e` schizofrenico e da una vita nella sua testa ci sono altre voci che gli tengono compagnia.
Peccato che i guai non sono finiti qua, ma il viaggio e` solo l'inizio. Tra dirottamenti aerei che lo porteranno a Israele, incontri con personaggi enigmatici, Mani rinsecchite, angeli e Lucifero, Esteban ci porta con lui in questa DELIRANTE avventura, che sara` anche una buona occasione per ritrovare se stesso.”





<Un libro per santi che desiderano diventare dei veri bastardi, e per provetti bastardi che vorrebbero raggiungere un minimo di santità. In queste pagine, il cinismo è il filo conduttore, la redenzione un viaggio non immaginario, e la rassegnazione una tripartizione tra rabbia, amore e pazzia.
Se sarete di buon umore, leggendo questo libro potrebbe passarvi la voglia di sorridere. Se siete di umore nero, forse riderete. Se avete invece un pessimo rapporto con gli altri, ma soprattutto con voi stessi, leggendo questo libro potreste scoprire il lato comico della vita e diventare persone migliori. Se invece migliori lo siete già, in queste pagine potreste trovare la ragione ultima per la quale abbracciare definitivamente le gioie della misantropia e del cinismo>

 Queste sono le parole con cui Massimo Mayde ci descrive il suo romanzo, invitandoci alla lettura ma allo stesso tempo ammonendoci. Si, perche` L'errante e` un romanzo decisamente insolito, politicamente scorretto, delirante. Non comune. Un lavoro molto diverso dal suo primo romanzo pubblicato da Abeditore, Re Nero, che nel 2017 ho letto e adorato. Per questo motivo devo ammettere che L'errante mi incuteva un po` di timore; avevo paura di trovare un romanzo complicato che non avrei apprezzato e sinceramente mi sarebbe dispiaciuto, perche` fino a questo momento trovavo che Massimo fosse un bravo scrittore. E` comunque grazie alla fiducia che gia` riponevo in lui che mi ha convinta ad acquistare il libro. Meno male che l'ho fatto, perche` se Re Nero mi era piaciuto, L'errante lo supera!

Il romanzo e` scritto tutto in prima persona; e` infatti Esteban stesso (e le altre voci nella sua testa) che ci racconta questa pazza avventura. Esteban e` un ragazzo estremamente cinico, inca...volato con il mondo, abbastanza misogino, eppure non risulta sgradevole neanche una volta. Non sono come lui, per fortuna, ma un pochino di cinismo lo apprezzo sempre. E devo dire che in parecchi casi mi ha fatto anche ridere! In realta` tutto questo deriva dal vissuto di Esteban, che lo ha portato ad avere una certa visione del mondo, che forse non condivido pienamente ma che posso capire. Quindi non fatevi ingannare dal suo perenne cattivo umore, perche` in fondo Esteban e` molto simpatico :D

Capita spesso che la narrazione dei fatti molto avventurosi e veloci venga interrotta, rallentata dal flusso di pensieri di Esteban, che si fissa su un concetto, un pensiero e lo analizza, lo sviscera, blatera tra se e le altre due presenze nel suo cervello creando anche battibecchi niente male, in cui si intuiscono facilmente le varie personalita`. Questa particolare narrazione destabilizza forse la prima volta che la si incontra ma poi ci si abitua e anzi, ritengo sia anche uno dei punti di forza del romanzo perche` e` impossibile non mettersi a riflettere su quello che Esteban pensa.

Parlare della trama e analizzarla punto per punto e` abbastanza complicato perche`, tolti questi momenti di “riflessione” la narrazione e` molto dinamica e veloce, con colpi di scena, sparatorie improvvise, personaggi che appaiono dal nulla. Succede veramente di tutto ed e` molto difficile annoiarsi! Inoltre c'e` quel pizzico di sovrannaturale che personalmente adoro.
Un'altra cosa che ho apprezzato molto e` il fatto che il libro e` diviso in capitoli introdotti da una canzone, rigorosamente rock, che riassume il concetto del capitolo stesso e i sentimenti di Esteban in quel momento della narrazione. L'ho apprezzato soprattutto perche` tra quelle canzoni ci sono alcune delle mie preferite e penso proprio che mi faro` una playlist (che ovviamente chiamero` L'errante).

In tutto sto grande casino la parte che ho apprezzato di piu` e` il finale, in cui mi sono perfino commossa ( ed e` mooooolto difficile che accada) e che mi ha fatto capire, una volta per tutte, che la scrittura e` e deve essere a tutti gli effetti il mestiere di Massimo Mayde. Puo` scrivere qualsiasi cosa con una profondita` e una capacita` di narrazione, di linguaggio, che a parer mio e` rara ma che sembra naturale in lui. Non e` uno scrittore per tutti, i suoi non sono libri commerciali, per la massa, perche` abbastanza particolari, ma merita davvero molto piu` successo.
Il mio voto e` un 5 pieno. Compratelo, leggetelo, capitelo, diffondetelo. Io ormai sono in love

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