lunedì 12 novembre 2018

"I medici - Una regina al potere" di Matteo Strukul - Cosa ne penso?


“Francia, 1536. Caterina de Medici, bisnipote di Lorenzo il Magnifico, e` diventata delfina di Francia grazie al matrimonio con il principe Enrico ma la sua vita non a corte non e` per niente semplice: malvista da tutti in quanto straniera e non nobile, tradita pubblicamente con la favorita Diana di Poitiers, Caterina e` costretta a subire le umiliazioni aspettando pazientemente il momento in cui potra` prendersi le sue rivincite.
Sullo sfondo di una Francia colpita da orribili guerre di religione, che culmineranno con la strage degli Ugonotti, in questo romanzo assisteremo all'ascesa al potere di Caterina de Medici, una donna passata alla storia come donna senza cuore e violenta ma che in realta` possedeva tante sfumature.”




I medici – Una regina al potere e` il terzo volume che Matteo Strukul ha dedicato alla famiglia fiorentina piu` famosa. Dopo aver incontrato Cosimo (Una famiglia al potere) e Lorenzo il Magnifico (Un uomo al potere), rispettivamente nonno e nipote, facciamo un salto nel secolo successivo e in un'altra nazione. Caterina de Medici, infatti, viene promessa in sposa al delfino di Francia Enrico II, un uomo bello di cui Caterina si innamora immediatamente ma che non la contraccambiera` mai. Quando Caterina arriva in Francia, infatti, Enrico ha gia` una relazione con una donna 20 anni piu` vecchia di lui ma considerata la piu` bella del Regno, Diana di Poitiers, che gli fa da madre, da confidente e da amante.
Enrico non e` neanche diretto erede al trono, in quanto prima di lui c'e` suo fratello, Francesco, ma nel momento in cui viene assassinato per Enrico e Caterina si apre la strada che portera` dritta al trono.

Caterina e` passata alla storia come una donna potente, ma di brutto carattere; violenta, assetatata di sangue e vendicativa. Strukul pero` decide di presentarci una Caterina differente e che sarebbe, secondo gli studi affrontati per scrivere questo romanzo, molto piu` vicina alla Caterina reale.
Nella prima parte della sua vita a corte, infatti, Caterina e` costretta a stare in un angolo e messa li per pura figura. Nonostante sia da subito felice del ruolo e del matrimonio che le viene imposto, e nonostante l'entusiasmo con il quale abbraccia la sua nuova patria, non verra` mai accettata completamente ma anzi verra` costantemente criticata, additata, snobbata per la sola colpa di essere italiana. Inoltre Enrico vive pubblicamente e senza problemi la sua storia d'amore con Diana, senza mai preoccuparsi del dolore e dell'umiliazione che infligge alla moglie. Caterina all'inizio e` una donna di buon cuore, innamorata e molto intelligente ma e` costretta a ingoiare rospi per anni. Sopportare e attendere diventano il suo mantra.
Nel momento in cui diventa regina, deve portare su di se il peso del governo, gli intrighi, la vedovanza, deve pensare ai suoi 10 figli e alla Francia e questo, sommato a tutto quello che ha dovuto sopportare per anni la portano piano piano a essere la donna che ora viene ricordata. Purtroppo, per il governo, le lotte di religione e la difesa della sua famiglia fara` delle scelte estremamente infelici, non senza una punta di rimorso ma che non basta a fermarla.
Se Caterina per certi versi e` sicuramente una Medici degna erede dei personaggi che hanno fatto grande il nome della sua famiglia, per altri e` il simbolo dell'inizio del declino della stessa. Ha sicuramente ereditato una grande intelligenza, e` scaltra soprattutto in politica, una grande stratega; ma non e` comunque in grado di “competere” con chi l'ha preceduta.
Se per esempio leggendo i primi due volumi, Cosimo e Lorenzo sono uomini quasi da ammirare, con i quali i lettori si puo` anche identificare e che puo` amare, con Caterina questo non avviene. All'inizio della sua storia ci si immedesima molto in lei, ma nel momento in cui cambia, il lettore non puo` piu` trovarsi in sintonia con lei.
Ho comunque trovato il personaggio di Caterina molto interessante dal punto di vista storico, anche se non credo diventera` uno dei miei personaggi storici preferiti.

Per quanto riguarda lo stile del romanzo, dico che mi e` piaciuto. Probabilmente tra i primi tre il mio preferito rimarra` il primo, Una famiglia al potere e con lui Cosimo che mi manca ancora moltissimo. Il secondo volume, invece, Un uomo al potere e` stato quello che mi ha provocato un po` di delusione per vari motivi tra cui la figura di Lorenzo, di cui avevo un'immagine totalmente diversa. Il Lorenzo di Strukul, purtroppo, ha ben poco di Magnifico ma sembra piu` un uomo che si impegna per accontentare gli altri ma che alla fine combina solo casini! Inoltre ricordo di aver trovato alcune scene decisamente poco credibili e un po` irritanti, messe un po` a casaccio.
In questo terzo volume, invece, benche` la protagonista non mi abbia fatta “innamorare”, ho trovato un romanzo di nuovo ben scritto, ben narrato e senza i difetti trovati in Un uomo al potere. Va bene, questi romanzi non si posso definire esattamente dei capolavori della letteratura ma non per questo non sono bei libri. Strukul mi ha immersa subito nella Francia del '500 e in maniera molto avvincente, tanto che se non avessi avuto vari impegni l'avrei finito in due giorni. Non riuscivo a staccarmi dalla lettura!
Ma mi e` piaciuto tutto tutto? No, perche` come ho detto non e` un romanzo perfetto. Quello che a me personalmente non e` piaciuto, e che si ritrova in tutti i libri della saga, e` il fatto che e` abbastanza frettoloso. I capitoli sono molto brevi, a volte troppo, e spesso da un capitolo all'altro si fa un salto temporale di qualche anno per ritrovare quindi i personaggi cresciuti, cambiati. Ogni volta mi sono trovata un po` spaesata, come se mi mancasse qualcosa. E` sicuramente una scelta dell'autore, che per coprire piu` decenni della vita dei protagonisti deve scegliere: o scrivere un romanzo di mille pagine o correre un po`. Strukul sceglie la seconda via, ma questa scelta non mi ha soddisfatta molto.
In conclusione questo libro ha eliminato la delusione provata con il suo predecessore, mi ha intrattenuta piacevolmente per qualche giorno e divertita. Un romanzo storico di non altissime pretese ma molto carino, e per questo non vedo l'ora di terminare la saga con il quarto e ultimo volume per poi dire addio a questa grande famiglia!



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