“Nella torrida estate di Flint City un orrendo fatto di cronaca nera sconvolge le vite della tranquilla cittadina: Frankie Peterson, 11 anni, viene ritrovato morto dopo aver subito una violenza atroce. E come se non bastasse, tanti sono i testimoni oculari cosi` come le prove che incastrano Terry Maitland, una delle persone piu` conosciute e ben volute di Flint City. Come e` possibile che Terry, amorevole padre di famiglia e coach di tutti i ragazzini della citta` sia stato capace di tanto? Eppure le prove lo incastrano, e` sicuramente colpevole. Ma Maitland e` capace di fornire, per la sera dell'omicidio, un alibi a prova di bomba, inattaccabile.
Quale sara` la verita`? E` stato Maitland? E se non e` stato lui chi puo` aver commesso un omicido cosi disturbante?”
Dopo
La scatola dei bottoni di Gwendy
(in Italia sono usciti in ordine invertito) che nella scorsa
primavera ci ha deliziato ma allo stesso tempo lasciati a “pancia
vuota” per la brevita` del libro, esce in Italia anche la seconda
fatica letteraria di Stephen King del 2018 con un romanzo che con le
sue 529 pagine ha fatto da antipasto, primo, secondo e contorno. Ne
avrei voluto ancora, ma per il momento mi sento abbastanza sazia!
The
Outsider comincia come un
thriller in piena regola. C'e` un efferato omicidio, delle indagini
frettolose che conducono a un colpevole, c'e` un arresto eclatante,
ci sono le prove che lo inchiodano ma anche quelle che lo scagionano;
insomma, un mistero in piena regola. Gia` solo questa parte e` stata
veramente avvincente. King ha dimostrato, con la trilogia dedicata a
Mr.Mercedes e al detective Bill Hodges, di essere un eccellente
scrittore di thriller e con questa prima parte conferma che ha poco
da invidiare ai maestri del genere perche` tiene davvero il lettore
incollato alle pagine, crea suspence e ci si interroga continuamente
per tentare di spiegare cosa puo` essere successo. Terry Maitland e`
veramente innocente o come un bravo serial killer che si rispetti
recita alla perfezione il ruolo di cittadino modello?
E
qui Stephen King da la mazzata. Quando ormai ci sentiamo dentro al
mistero e alle indagini avviene un signor colpo di scena che forse si
puo` solo intuire nelle pagine precedenti ma che che quando arriva
lascia a bocca aperta e soprattutto ribalta completamente il corso
del romanzo, che da questo momento prende una strada totalmente
diversa (sebbene attenzione, sempre legata alla storyline
principale). E` qui che lui
scrittore e noi
affezionati lettori
rientriamo in un territorio piu` conosciuto, nel quale ci troviamo
piu` a nostro agio; e` qui che gli eventi prendono una piega
inaspettata per i protagonisti, che devono avere la forza di mettere
in discussione la realta` per come la conoscono se voglio arrivare
alla verita`. Di piu` non si puo` assolutamente dire perche`
rovinerei le sorprese, che in questo romanzo sono tante davvero. E`
molto difficile, infatti, andare avanti da questo momento con il
commento perche` cadere nello spoiler e` facile e non voglio rovinare
le sorprese o mettere pregiudizi a nessuno.
Da
questa considerazione, pero`, arriviamo al finale del libro che da
molti (non da tutti) viene considerato un po` deludente o non
all'altezza del resto del libro. Premettendo che qui nessuno critica
la scrittura di Stephen King, credo che un po` tutti si riferiscano
alla scelta narrativa, alla spiegazione che viene data all'omicidio,
origine di tutte le vicende e in questo caso si tratta esclusivamente
di gusti personali. In tale senso, io vorrei dissentire dall'opinione
comune dicendo che a me la conclusione e` piaciuta molto. Perche` ho
ritrovato lo Stephen King che conosco; perche` per quanto riconosco
che King e` anche un ottimo scrittore di thriller, la sua sostanza e`
un'altra. Se io leggo “un King” e` perche` ricerco determinate
caratteristiche in una storia e qui le ho trovate tutte.
Come accade spesso, King e` anche un ottimo caratterizzatore di
personaggi. Dopo i suoi libri con protagonisti ragazzini, i miei
preferiti rimangono quelli dove non c'e` un solo protagonista ma dove
i protagonisti sono una cittadina e un gruppo di suoi abitanti;
cittadine relativamente piccole, dove tutti si conoscono e dove King
si sbizzarrisce creando personaggi tutti diversi ma che sono tutti
“reali”, con i pregi ma soprattutto i difetti degli esseri umani.
Quindi non posso che menzionare le belle ma altrettanto terribili
descrizioni dell'omicidio, del ritrovamento, dell'arresto e della
gogna pubblica di Terry Maitland, e soprattutto della folla davanti
al tribunale, formata da gente per bene, ma che in gruppo e fomentata
dalla rabbia e dall'indignazione diventa, come dice King stesso “un
branco di iene”.
Mi
e` piaciuto proprio tutto tutto? Sinceramente si, ho pochissime
critiche da fare a questo libro, ma se proprio voglio trovare il pelo
nell'uovo, l'unica cosa che forse non mi ha soddisfatta pienamente e`
stata la velocita` del finale. Non la spiegazione, non i fatti, ma la
velocita`. In effetti, dopo quasi 500 pagine il tutto si conclude in
modo un po` sbrigativo, avrei voluto piu` azione; ma nonostante
questo me lo sono proprio goduta.
Inoltre, un'altra polemica legata a questo libro e` il fatto che King
ha inserito tra i personaggi una vecchia conoscenza, che con la sua
presenza ha raccontato per filo e per segno altri suoi romanzi. E`
vero, ci sono tanti spoiler, pero` non la vedo come una grande
novita`. Gli appassionati di King sanno che zio Steve e` uno
spoileratore nato, lo fa apposta, si diverte. Annuncia grosse morti
qualche pagina prima oppure racconta i finali dei libri di altri
autori, e come in questo caso si collega ad altre sue opere ciarlando
a ruota libera. Si sa che e` cosi, quindi non capisco perche`
indignarsi. L'avvertenza che si puo` dare a chi desidera affrontare
la lettura di The outsider (e che forse si poteva scrivere da
qualche parte) e` di essere sicuri di aver letto prima tutta la
trilogia di Mr.Mercedes. Fidatevi!
The
outsider per me e` in definitiva
una delle migliori produzioni Kinghiane degli ultimi anni, mi ha
fatta appassionare come non mi succedeva da un po`, costringendomi a
pensare in continuazione a quale potesse essere la verita`e a trovare
qualsiasi momento libero per andare un po` avanti nella lettura. Devo
ringraziare il fatto di aver partecipato a un gruppo di lettura che
mi ha “costretta” a leggerlo piano o l'avrei finito in un paio di
giorni :D Il mio voto per questo libro e` un 5/5 pieno.
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