domenica 3 dicembre 2017

"Cthulhu - i racconti del mito" di H.P. Lovecraft - Cosa ne penso?


So che la cornice mal si adatta al genere di questo libro...ma siamo a Dicembre, e anche il mio blog si adatterà e si vestirà per l'occasione! 

Dunque, è un pochino difficile parlare di questo libro, perché è complesso. È innanzitutto, una raccolta di tutti i racconti di H.P. Lovecraft che ruotano attorno alla figura di Cthulhu, la sua provenienza misteriosa,  il suo spaventoso culto e la minaccia di un suo ritorno. 

Cthulhu è un alieno, un mostro, una divinità crudele e antichissima, ancora più antica della nascita dell'uomo. 
Lovecraft ci racconta infatti che la razza umana non è stata la prima forma di vita intelligente su questo pianeta. Attraverso i racconti dei vari protagonisti di queste novelle, veniamo a sapere che milioni di anni fa delle popolazioni aliene sono approdate sulla Terra, colonizzandola, costruendo enormi città, e portando la loro cultura e le loro tradizioni. Qualche popolazione è pacifica, altre molto meno.
Hanno colonizzato tutto il mondo, ma in particolar modo hanno apprezzato il Medio Oriente, l'Antartide e (ovviamente) gli Stati Uniti. Ma se nei primi due luoghi ormai troviamo solo città nascoste e in rovina, negli Stati Uniti l'antico culto di Cthulhu sopravvive. I fedelissimi aspettano e si preparano, con riti e sacrifici terrificanti, al risveglio di Cthulhu. E Lovecraft ci fa capire che quando questo succederà sarà terribile.

All'inizio del post dicevo che il libro è complesso. Lovecraft, infatti, ha  uno stile un po' complicato, in alcuni racconti anche troppo arzigogolato e astratto, perciò a primo impatto la lettura è leggermente ostica. Ma quando poi si prende confidenza con la sua scrittura, quello che si apre davanti al lettore è un mondo fantastico e spaventoso allo stesso tempo. 
Lovecraft ha messo insieme tanti generi. L'horror e la fantascienza sono i predominanti. 
L'atmosfera di tutti i racconti è lugubre ma molto affascinante! 
I racconti poi, sono tutti intrecciati tra di loro, hanno sempre qualcosa in comune. Dei luoghi, qualche personaggio, qualche evento vissuto in racconto potrebbe essere citato in un altro. Ma soprattutto, ciò che unisce tutti i racconti è il famigerato Necronomicon, un libro nero, terribile e proibito, la Bibbia per il culto di Cthulhu e degli altri antichi.

I racconti sono tutti eccellenti, anche se ovviamente ho avuto i miei preferiti e i miei bocciati.
I più interessanti sono stati, per me, "Il caso di Charles Dexter Ward", "La cosa sulla soglia" e "L'ombra calata dal tempo".
Quelli invece che non mi sono piaciuti sono "Le montagne della follia", "La casa delle streghe" e "Gli altri dei". Il motivo è che in questi racconti, lo stile astratto o descrittivo diventa decisamente troppo. Troppo pesante, rende difficile la concentrazione e un po' noiosa la lettura. 
Abbiano capito che a Lovecraft piace soffermarsi sulla descrizione dell'architettura delle città degli Antichi...ma basta! 

Ci sarebbe tanto altro da scrivere, ma non c'è  spazio, e forse non ne sono neanche in grado. Per fare una vera analisi di Lovecraft ci vorrebbe una persona più preparata. 
Io sono solo una lettrice che adora le storie angoscianti e ben scritte, e per questo motivo gli do 5+++ 😂

P.s. in commercio, sempre della Mondadori,  c'è anche una figherrima edizione del Necronomicom. Dite che sarà mia? 

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