“Dorian
Gray e` un giovane bello, intelligente e innocente che per queste sue
caratteristiche ha attirato l'attenzione dell'artista Basil Hallward,
deciso a farne un ritratto. Durante una delle sedute nello studio di
Hallward, Dorian conosce lord Henry Wotton, un uomo cinico, attirato
solo dalla bellezza, il classico dandy londinese. Tra i due nasce
un'amicizia molto pericolosa per Dorian, che assorbe subito i
pensieri di lord Henry sull'estetismo, sul mondo e in particolare
sulla giovinezza, cosi importante ma allo stesso tempo sfuggente. La
giovinezza diventa un'ossessione per Dorian che arriva a esprimere un
pericoloso desiderio per conservarla. Quello che Dorian non immagina
e` che il suo desiderio si avverera` e il suo ritratto iniziera` a
portare al suo posto i segni dell'invecchiamento e dei vizi che,
sotto la cattiva influenza di lord Henry, Dorian comincera` a
commettere.”
Come
spesso mi capita, con alcuni libri ho bisogno di leggerli piu` volte
per coglierne tutti gli aspetti; per Il ritratto di Dorian Gray
e` stato cosi. Letto per la prima volta a 17 anni e per la seconda
volta a 20, mi era piaciuto ma sentivo di non averlo apprezzato come
meritava. E cosi, per terza volta eccomi qui, appena letto e pronta
per commentarlo. Sento di essermi fatta un'idea ancora piu` chiara ma
Il ritratto di Dorian Gray
e` indubbiamente uno di quei libri da leggere mille volte!
All'inizio
del romanzo conosciamo un Dorian Gray diverso da come siamo abituati
a vederlo rappresentato. E` un giovane ventenne che si sta appena
affacciando al mondo, e` cresciuto negli agi ma anche sotto il
comando di un nonno autoritario che l'ha cresciuto sotto una campana
di vetro. E` percio` molto ingenuo e spontaneo; e se questa sua parte
candida delizia e attira il pittore Basil, che prova subito molto
affetto per lui, per sua sfortuna attira anche l'attenzione di lord
Henry Wotton, un dandy aristocratico superficiale e maligno. Henry
intuisce subito che Dorian e` innocente e malleabile e gia dal primo
incontro si diverte a instillare le prime gocce di dubbio e di
impurita` nella mente di Dorian. Fino a quel momento il giovane non
aveva quasi idea del suo aspetto ma dopo solo il primo incontro
Dorian si rallegra per la sua giovinezza che esalta la sua bellezza e
si dispera per il fatto che, come gli ha suggerito lord Henry, essa
svanira` rapidamente e senza giovinezza e bellezza e` come se non gli
rimanesse niente altro di importante nella vita.
Dorian
e` tra due fuochi, i classici diavoletto e angioletto sulla spalla
del protagonista: da una parte il diavolo/Henry che fa di tutto per
corromperlo e dall'altra l'angelo/Basil che cerca di salvare Dorian
provando ad aprirgli gli occhi e inducendolo a diffidare di Henry,
cattivo consigliere. Purtroppo Dorian e` giovane e Henry
eccezionalmente carismatico e Dorian ci casca.
A
ritratto ultimato inizia a
provare gelosia nei confronti della sua immagine, che rimarra`
per sempre giovane mentre lui sara` costretto a invecchiare e in quel
momento avviene l'irreparabile, il desiderio, il “patto col
diavolo” che viene
esaudito. Da quel momento il ritratto invecchiera` al suo posto,
mentre Dorian potra` rimanere giovane in eterno. Quello che diventa
il ritratto in realta` e` la sua anima, perche` non portera` solo i
segni della vecchiaia ma anche delle cattive azioni di Dorian.
Sotto
la cattiva influenza di Henry, a poco a poco Dorian si trasforma in
una brutta persona, cattivo, egoista e superficiale, lussurioso e
pieno di altri vizi. L'unico a poter vedere gli effetti di cio` che
sta combinando e` Dorian stesso, sul suo ritratto, che decide di
nascondere in una stanza chiusa.
E`
inevitabile
che questa spirale di decadenza lo portera` a commettere atti sempre
piu` gravi, fino al piu` terribile di tutti e
a quel punto il peso sulla coscienza e` troppo grande perche` capisce
di non poter piu` tornare indietro. La frustazione aumenta ancora di
piu` quando capisce di non poter cancellare una cattiva azione
commettendone una buona (anche perche` le buone azioni che lui compie
sono comunque egoistiche, atte solo a pulirsi la coscienza).
E
in tutto questo lord Henry e` li ad assistere e a muovere Dorian come
una marionetta, senza ovviamente prendersi
mai la responsabilita`. E` furbo perche` mette la pulce nell'orecchio
a Dorian e poi sta a guardare; parla di commettere brutte azioni ma
lui non le commette mai personalmente. Dorian e` un gioco, un
esperimento, un passatempo per Henry. Molti dicono che lord Henry e`
un bel personaggio, mentre io ho provato molto risentimento nei suoi
confronti. E` sicuramente un personaggio affascinante e ben costruito
ma io non sopporto i manipolatori e lui ha contribuito a rovinare la
vita di Dorian solo per gioco.
Ovviamente
la colpa maggiore e` di Dorian stesso, perche` e` comunque lui il
responsabile finale delle sue azioni.
Una
delle cose che mi piace di piu` di questo libro e` l'atmosfera,
sempre “dark”; non si ha mai l'impressione che le cose
miglioreranno, anzi, si sa che Dorian sprofondera` sempre di piu` e
questa sensazione ci viene data proprio dalla scrittura e dallo stile
di Wilde che, se in alcune opere e` ironica e irriverente, qui e`
oscura ma allo stesso tempo piena di poesia. Mi sono piaciuti molto i
dialoghi (e i monologhi) di lord Henry sull'estetismo e sulla sua
visione del mondo cosi` cinica e egoista e anche se non li condivido
per niente sono estremamente affascinanti. Qualche volta mi sono
indignata per la facilita` con la quale Dorian si fa imbambolare da
lord Henry per poi ammettere subito dopo che e` un personaggio
estremamente magnetico. E` quindi quasi destino di una persona
fragile e malleabile come Dorian cadere nella sua rete e farsi
influenzare.
Il
ritratto di Dorian Gray e`
sicuramente un classico che tutti devono leggere. Rapisce la mente e
il cuore. Il mio voto per questa terza rilettura e` 4.5 ma sono
sicura che se ci sara` una quarta volta trovero` altri lati del
romanzo che fino a questo momento non avevo notato e il voto potrebbe
salire anche a 5 :)
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