venerdì 2 febbraio 2018

"Il Corvo e altre poesie" di Edgar Allan Poe - Cosa ne penso?

“Una raccolta di 20 tra le piu` celebri poesie di Edgar Allan Poe, dalle prime scritte durante la giovinezza fino alle ultime, scritte vent'anni piu' tardi. Poe era solito rimaneggiare piu` volte le sue composizioni e in questa raccolta sono presenti le edizioni piu` recenti. Oltre a queste poesie e` poi presente <La filosofia della composizione>, dove Edgar stesso ci racconta in modo molto dettagliato come avrebbe composto una delle sue opere piu` famose, Il corvo.”


Come ho detto piu` e piu` volte, io sono una grandissima ammiratrice di Poe. I suoi racconti per me sono straordinari e mi catturano dalla prima all'ultima parola. Mi lega a lui una vera e propria passione. Eppure finora conoscevo solo pochissime sue poesie.
A me la poesia non piace. Per molte persone staro` dicendo un'eresia, pero` lo ammetto. Non mi e` mai piaciuta, spesso ho difficolta` a capire i significati. Dal punto di vista poetico sono una capra. Ma soprattutto non mi emozionano. Non mi tirano fuori nulla. Naturalmente conoscevo quella meraviglia che e` The raven (di cui qualche giorno fa abbiamo festeggiato l'anniversario di pubblicazione), ma e` quando ho letto per la prima volta Annabel Lee, qualche mese fa, che ho avuto l'illuminazione. In quel momento ho sentito l'esigenza di leggere di piu`.

Alla fine della lettura di questa piccola raccolta, posso confermare quello che gia` ho detto. Sostanzialmente sono una capra quando si tratta di poesie, quindi probabilmente alcuni suoi componimenti non li ho apprezzati come avrebbero meritato. Pero` confermo il mio amore per The raven ( Il corvo) e Annabel Lee, che sara` per sempre una delle mie poesie preferite. Inoltre ho scoperto altre poesie magnifiche e struggenti, come The sleeper (Lei dorme) oppure For Annie.
Con queste poesie scopriamo una parte piu` intima di Poe. I temi principali sono l'amore, sempre in connubio con la morte e mai affrontato dal punto di vista erotico; c'e` anche qualche richiamo al classicismo, e poi troviamo tanta tristezza, depressione; in maniera delicata Poe ci parla anche di quella grande schiavitu` personale di cui soffre, l'alcolismo. E` un'anima triste e sfortunata e si sente.

In appendice troviamo La filosofia della composizione, un breve saggio in cui Poe ci descrive come e` arrivato a scrivere The raven. Una poesia scritta solo ed esclusivamente per fare un po` di soldi. Nel periodo in cui la scrive, infatti, Poe vive ormai nell'indigenza. In questo saggio Poe vuole sfatare il mito secondo cui gli artisti producono le proprie opere di getto, in preda all'ispirazione che sfiora qualcosa di mistico. In realta`, lui dice, la composizione di un'opera e` un processo certosino, che richiede ragionamenti su ragionamenti. Probabilmente quello che ha scritto non e` del tutto vero, pero` e` comunque affascinante da leggere.
E` molto difficile parlare di questi componimenti senza smembrarli e farli diventare quasi sterili. Inoltre non sono in grado di analizzare delle poesie, io. Vi consiglio di leggerli e farvi trasportare dalle sue parole. Se hanno rapito e emozionato me, vedrete che le apprezzerete tantissimo!!
Voto 5/5!



giovedì 1 febbraio 2018

"Il fantasma di Canterville e altri racconti" di Oscar Wilde - Cosa ne penso?

“Piccola raccolta di tre racconti di Oscar Wilde:
- il celebre Fantasma di Canterville, in cui una famiglia americana acquista un antico maniero occupato pero` da un particolare inquilino, il fantasma del terribile Lord Canterville, che nei secoli ha terrorizzato decine di persone. Riuscira` la nuova famiglia a sopportarne la presenza o si pentira` del suo acquisto?
- Il crimine di Lord Arthur Savile, in cui un chiromante avverte Lord Arthur che nel suo futuro e` previsto un omicido. Il nostro protagonista non si dara` pace al pensiero di questa previsione, ma non per il motivo per cui si potrebbe pensare.

- Il compleanno dell'infanta, in cui si raccontano i festeggiamenti per il compleanno della neo dodicenne infanta di Spagna.”



Dopo aver letto qualche libro fresco, di autori emergenti, sentivo il bisogno di leggere un autore piu` maturo, un bel classico. Nella mia lista di libri ancora da aprire era presente questo libricino di circa 100 pagine e in piu` sentivo un po` la mancanza di Wilde, percio` l'ho iniziato subito.

Oscar Wilde e` noto per il suo particolare stile. E` molto ironico e in questi racconti tale caratteristica si avverte subito fin dal primo racconto. Ne “Il fantasma di Canterville”, che nonostante il titolo, non e` un racconto horror, troviamo che i personaggi sono tutti estremamente esagerati; delle vere e proprie caricature. Abbiamo da una parte la moderna famiglia americana, tutta razionalita` e modernita`, che nel momento in cui tocca con mano la reale presenza di un fantasma nella loro nuova casa non si da per vinta, anzi! Al contrario dei passati inquilini, classici inglesi troppo attaccati alle tradizioni e alle leggende. Dall'altra abbiamo il fantasma, che dovrebbe essere spaventoso e crudele, ma in realta` lo e` solo perche` deve recitare quella parte. Perche` e` questo che ci si aspetta dal vecchio fantasma di un assassino. In realta` Lord Canterville sara` goffo, ci fara` sorridere, proveremo pena per lui e anche un pochino di tenerezza, quando finalmente si confidera` con Virginia, la giovane figlia dei signori Otis.

Stessa storia in “ Il crimine di Lord Arthur Savile”, dove troviamo i signori dell'alta societa` inglese, tutti balli, pettegolezzi e buone maniere, che per passare il tempo invitano alle loro feste un celebre chiromante. Dalla lettura della mano di Lord Arthur derivano una serie di peripezie al limite del grottesco, in cui Lord Arthur, invece di preoccuparsi perche` questo fantomatico delitto non accada mai, fa proprio tutto il contrario. Si convince che questo omicidio e` un fastidio che deve togliersi dalla mente per poter andare avanti e quindi fa di tutto per metterlo in atto, creando situazioni ovviamente assurde.
Il terzo racconto vede invece protagonista l'infanta di Spagna e un nano deforme, chiamato a corte per fare il buffone alla festa di compleanno della ragazzina. Qui viene messa in evidenza quanto i ragazzini possono essere veramente crudeli, causando sofferenza anche senza accorgersene.

I primi due racconti mi sono piaciuti tantissimo. Li ho trovati intelligenti, ironici e divertenti. Anche il terzo non e` male ma personalmente l'ho trovato abbastanza triste. Il triste destino del nano e` commovente.
Se volete leggere Wilde, partendo da qualcosa di semplice e veloce, uno di questi racconti fa sicuramente per voi. Soprattutto il Fantasma di Canterville, lo adoro!!

Voto: 4.5/5

domenica 28 gennaio 2018

"L'incubo di Biancaneve, la citta` dei mercenari" di Scarlet Danae - Cosa ne penso?

“ Bianca e` una ragazza con tanti problemi; e` rimasta orfana, vive con la matrigna che la costringe a prostituirsi, ed e` una tossicodipendente. Un giorno qualcuno le offre una nuova droga, da assumere attraverso delle belle mele succose. Bianca la morde...e al suo risveglio si ritrova in un mondo strano, popolato da suoi doppioni, maschere antigas parlanti, cacciatori di taglie. Bianca vorrebbe immediatamente tornare a casa, alla sua vita certamente non bella ma che almeno conosce. Purtroppo e` bloccata in questa dimensione, in quanto ha una missione da compiere.”


Ho acquistato questo libro (ebook) con un po` di scetticismo ma allo stesso tempo con molta curiosita`. Leggendo la trama, infatti, ho capito che sarebbe stata una lettura molto particolare, diversa dal mio solito ed era questo a rendermi un po' scettica. Allo stesso tempo ho letto tante recensioni assolutamente positive ed entusiastiche su questo breve libro, che e` solo il primo. Sta infatti per uscire il secondo episodio di questa strana, strana storia.

Diciamo che, terminata la lettura, non riesco a decidere se mi e` piaciuto oppure no. La storia e` sicuramente molto eccentrica e a tratti surreale. Ma mi ha lasciato con un senso di insoddisfazione perche` in questo primo episodio c'e` poca azione. Capisco comunque che e` da prendere come una introduzione alla storia vera e propria, che sara` sviluppata nei prossimi libri. Qui infatti ci viene presentata Bianca, una ragazza veramente sfortunata, a cui quella str… di matrigna ha rovinato la vita e ha creato taaaaanti problemi psicologici. Ci vengono presentati anche altri personaggi come Cogito, l'aiutante di Bianca, Hunter e questa sorta di mondo parallelo che mi ha ricordato molto un mondo distopico. Il tutto e` introduttivo a quello che ci sara` prossimamente e per cui mi aspetto molta piu` “azione”.

Anche lo stile dell'autrice e` particolare. Soprattutto nella parti narrate, dove e` sempre Bianca che ci racconta la sua storia, lo stile e` “arzigogolato”. L'autrice utilizza molti aggettivi e avverbi, sempre diversi per fortuna (cioe`, non e` come quelle persone che sembra che abbiano imparato una parola e la usano in ogni frase, ecco) e assolutamente azzeccati nel contesto, quindi dimostra di possedere un bel vocabolario e soprattutto di saperlo usare. E non e` cosa da poco, se si vanno a leggere i lavori di alcuni autori emergenti. Non e` per niente una cosa scontata e per questo motivo la apprezzo! Pero`, allo stesso tempo, questo stile non fa per me perche`, personalmente, rende la mia lettura un po` pesante. Al contrario, invece, i dialoghi sono molto semplici e piu` “giovanili”.

Ho apprezzato molto i constanti battibecchi tra Bianca e Cogito! Bianca e` veramente insopportabile alcune volte e credo che Cogito dovrebbe essere fatto santo subito. Bianca, calmati! Non c'e` bisogno di essere seeempre sarcastica e soprattutto di rispondere sempre in malo modo!

Riassumendo, questa lettura mi ha lasciata un po` perplessa. Ci sono stati alcuni punti che mi sono piaciuti, e ho apprezzato l'eccentricita` della storia. Credo che quando l'autrice la sviluppera` potra` diventare molto interessante. Cio` che invece non ho apprezzato e` la scrittura in alcune parti, che diventa troppo pesante per una lettura scorrevole. E Bianca. Spero che si calmi un attimino, perche` davvero, e` irritante.

Lo consiglio? Si! Ci sono tante persone a cui questo libro e` piaciuto moltissimo. Il motivo per cui alcune parti non mi sono piaciute e` dovuto infatti al mio gusto personale, e non perche` l'autrice scrive male o perche` il libro non e` bello.
Se la trama e` di vostro gradimento dategli una chance! :)

venerdì 26 gennaio 2018

"La guerra oscura" di Mattia Murru - Cosa ne penso?

“L'apocalisse e` arrivata e i sopravvissuti la chiamano <La Guerra Oscura>. In un nuovo medioevo angeli e demoni camminano al fianco degli uomini, intrecciando con essi razze e destini. Ankh e` un ragazzo che attraversa questo mondo dilaniato dal dolore alla ricerca della vita. Un viaggio che lo portera` lontano dal suo villaggio tra amicizie, sfide e scoperte. Un'avventura che proiettera` il giovane nel turbine dei due grandi sentimenti che ancora governano il pianeta, l'odio e l'amore.”



Questo libro mi e` stato regalato a Natale e non vedevo l'ora di leggerlo. La trama mi ispirava parecchio e chi me l'ha regalato mi ha detto :”E` un fantasy, dovrebbe piacerti”.
In realta` il fantasy non e` esattamente il mio genere, ma dove si parla di apocalisse, angeli, demoni e mondi distopici io drizzo le orecchie per la curiosita`. E` con molto piacere quindi, che ho accolto questo dono.

In realta` e` stata una lettura un pochino diversa da quella che mi aspettavo. Un pochino tanto. Credevo infatti di trovare una storia piu` “adulta”, invece qui siamo di fronte a uno young adult in piena regola. Il protagonista Ankh e` infatti un ragazzo di quindici anni che all'improvviso si ritrova senza piu` il suo maestro, la sua guida. E` solo, in questo terribile mondo post-apocalisse, un mondo distopico che mi auguro non si verifichi mai.
Ankh, quindi, oltre a dover affrontare i normali problemi di un adolescente, deve pure farlo da solo e inoltre deve nascondere un grande segreto che lo riguarda: Ankh e` in realta` un mezza razza, meta` umano e meta` angelo. E deve nasconderlo bene perche` i mezza razza non sono visti per niente bene da nessuno in questo nuovo mondo.

Dicevo quindi che ci ritroviamo di fronte un YA e per questo motivo non mi ha catturata fino in fondo. Io l'adolescenza l'ho passata da un bel pezzo e non sono riuscita a entrare in sintonia con i protagonisti piu` giovani. E` una mia pecca, lo ammetto, perche` ci sono adulti che leggono tranquillamente e amano questo genere di storie. Io non tanto… A parte il problema di essere un mezza razza, infatti, Ankh affronta i classici problemi comuni a tanti adolescenti, come il primo amore, la ricerca di approvazione da parte dell'adulto di riferimento, il bullismo. Tutte cose che non sento mie.

Attenzione, questo non vuol dire che il romanzo sia brutto, anzi. Ho comunque trovato la storia carina, molto adatta ai giovani lettori, anche perche` lo stile e` molto semplice e scorrevole. E` anche piena di altri spunti che potrebbero essere tranquillamente sviluppati in altri libri. Sicuramente la storia di Ankh non puo` finire cosi, anzi, credo che il finale sia solo l'inizio!
Ho trovato invece molto interessante la narrazione dell'Apocalisse e della nuova societa` che e` nata di conseguenza. Ho apprezzato la fantasia dell'autore nell'immaginare la fine del mondo!

Insomma, se siete dei giovani lettori, che magari si affacciano per le prime volte nel magico mondo della lettura, questo libro potrebbe essere un ottimo inizio :)

domenica 21 gennaio 2018

"Assassin's Creed, La crociata segreta" di Oliver Bowden - Cosa ne penso?

“Siria, 1257. La fortezza di Masyaf e` illuminata dal caldo sole di agosto, quando Niccolo` Polo, padre del celebre Marco, decide di narrare al fratello Maffeo la vera storia di Altair, uno dei Maestri Assassini piu` leggendari della fratellanza. Un eroe tanto abile, spericolato e orgoglioso da infrangere il Credo. E sfidare da solo nove acerrimi nemici, tra cui Roberto di Sable, il capo stesso della setta dei Templari.”



Dopo un anno esatto, continuo la lettura di questa saga, ispirata al celebre videogioco di “Assassin's Creed”, che racconta le avventure degli Assassini, un gruppo di abili combattenti che opponendosi ai malvagi Templari, cercano in tutti i modi di salvare l'umanita` dai terribili piani dei nemici. Questi piani prevedono l'utilizzo di alcuni manufatti dai poteri straordinari, tra cui la Mela, che gli Assassini nascondono al mondo per evitare che cada nelle mani sbagliate.

I primi due volumi vedono come protagonista Ezio Auditore e sono ambientati nell'Italia del Rinascimento. Vediamo infatti alternarsi protagonisti della storia tra cui anche Lorenzo de Medici, Leonardo da Vinci, Caterina da Siena e tanti altri. Gli Assassini sono gia` sparsi per il mondo, alle prese con la ricerca del Codice e con la protezione della Mela. In questo terzo volume, invece, torniamo alle origini; facciamo un passo indietro di circa 200 anni per andare a trovare uno dei primi Maestri Assassini, Altair. Ai suoi tempi gli Assassini sono ancora pochi, hanno una base a Masyaf, sono conosciuti da tutti e non si nascondono. E` sotto la guida di Altair che gli Assassini scoprono la Mela e incontrano per la prima volta quelli che saranno i loro nemici secolari, i Templari. La storia di Altair ci viene narrata da un personaggio storico realmente esistito; scopriamo infatti che il padre di Marco Polo era un Assassino.

Allora. Questi libri non sono male. Possono essere tranquillamente letti anche se non si conosce il videogioco. Ogni libro, infatti, e` la trasposizione letteraria di un videogioco. Per questo motivo, allo stesso tempo, non aspettatevi dei casi letterari, dei capolavori. Non credo neanche che siano stati concepiti per diventarlo. La narrazione e` semplice, e ricalca pari pari il videogioco. Abbiamo un obiettivo finale, ma per arrivarci dobbiamo prima trovare dei piccoli obiettivi intermedi. In sottofondo abbiamo la storia, che ci spiega il contesto in cui la storia stessa e` ambientata, ci presenta il personaggio di Altair, ci narra la sua vita, quello che prova.

E quindi abbiamo l'obiettivo finale, che e` la salvezza della Mela, e lo scontro finale con il nemico piu` feroce di Altair, il suo vecchio amico Abbas. Per arrivarci pero`, Altair deve attraversare una serie di piccole prove. Le prime sono le uccisioni di nove templari, ordinategli dal vecchio Maestro Al Mualim, per essere riammeso nell'Ordine e cancellare la grave colpa di cui si e` macchiato all'inizio della storia. Altair, infatti, ci viene presentato come un giovane fiero, un eccellente Assassino ma che pecca pero` di arroganza e presunzione e che per questo motivo infrange il Credo (provocando la morte di un compagno e il ferimento di un altro) e viene momentaneamente degradato ad apprendista.
Grazie a queste piccole prove, presentate proprio come se fossimo davanti al videogioco, Altair scopre un grave tradimento e allo stesso tempo ha l'occasione di crescere come persona e di capire i suoi errori.

Diciamo che questo libro non mi e` dispiaciuto. A me piace molto il videogioco di Assassin's Creed, le ambientazioni, le storie e il fatto di trovare tanti personaggi storici realmente esistiti impicciati in queste storie di segreti e complotti mi diverte parecchio. Devo ammettere pero` che ho preferito di gran lunga le storie in cui il protagonista era Ezio Auditore, sia per il periodo storico e le ambientazioni, sia per la caratterizzazione del protagonista stesso.
Altair non mi e` piaciuto per niente. Mi aspettavo un grande Maestro e invece ho trovato prima un ragazzino presuntuoso e fastidioso e poi di colpo un uomo abbastanza noioso. Non mi e` sembrato molto credibile il repentino cambiamento che ha subito durante le prime prove. Non considerando il vero motivo per cui il suo Maestro Al Mualim gli ha affidato quelle uccisioni, esse dovevano essere comunque un'occasione per maturare e capire i suoi errori. Questo Altair l'ha fatto, ma troppo velocemente. Una persona orgogliosa e presuntuosa come lo era di lui, di solito quando viene messa in queste situazioni e` anche un pochino ottusa, ci mette del tempo per capire dove ha sbagliato e per maturare e questo e` dovuto proprio all'orgoglio. Lui invece si ammansisce immediatamente. Mah…

Anche per quanto riguarda la storia mi aspettavo qualcosina in piu`. E` l'origine di tutto, mi aspettavo qualcosa di piu` emozionante. L'unico momento in cui mi sono emozionata davvero, pero`, e` quando nell'epilogo viene fatto un nuovo salto nel tempo e ci viene presentato il protagonista del quarto volume, il mio amato Ezio. Per fortuna che ci sara` di nuovo lui!!

Insomma, se vi piace il videogioco o non lo conoscete ma vi incuriosisce, io comunque la saga la consiglio, anche se non e` un capolavoro della letteratura. Sono delle letture leggere, con avventura e storia (anche se in parte inventatata). Questo volume pero`non e` stato il massimo e infatti come voto gli do 3/5.

Ora attendo Ezio con impazienza!!

sabato 13 gennaio 2018

"Sleeping beauties" di Stephen & Owen King - Cosa ne penso?

Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all'avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l'arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un'inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle”



Eccomi finalmente a commentare l'ultima fatica letteraria di Stephen King, in un libro scritto a quattro mani con il figlio Owen.
Devo dire la verita`, quando ho letto la trama questa non mi ha entusiasmata piu` di tanto. Il libro e` uscito in Italia a Novembre ma il fatto che la trama non mi convincesse, piu` i commenti non tanto positivi che ho letto in giro, mi hanno fatto attendere un mesetto prima di comprarlo.

La storia si puo` dire che sia originale, e dopo 40 anni di carriera di Stephen, diciamo meno male! Non mi convinceva pero` lo stile “cittadina e suoi abitanti alle prese con un evento soprannaturale”; questi tipi di storie possono essere pericolose per l'autore perche` prevede tanti protagonisti, ciascuno con le sue storie personali e se non si sa descrivere bene questa situazione, se non si riesce a caratterizzare bene i personaggi, la storia rischia di diventare un pastrocchio.
Per fortuna pero`, credo che in questo caso il pastrocchio non sia avvenuto. E` vero, i protagonisti sono parecchi, ma ben descritti, percio`, una volta familiarizzato con loro il lettore non ha difficolta` a capire di chi si sta parlando ( e perche` no, a iniziare a provare antipatie o simpatie per qualcuno in particolare).
Riguardo i commenti negativi ricevuti da questo libro, sono in parte d'accordo con quella che e` l'opinione generale. Questo libro NON sembra scritto da Stephen, per niente. Quando si legge una storia di Stephen King si e` certi che l'ha scritta lui perche` il suo stile e` inconfondibile. In questo libro non c'e` traccia. Anche io ho avuto la sensazione che il libro sia stato in realta` scritto da Owen e che il padre sia stato piu` che altro un revisionatore e un dispensatore di consigli. Pero` al contrario di tanti, per me questa non e` una cosa negativa.
Se veramente e` successo questo, significa che anche Owen e` un bravo scrittore; perche si signori, contrariamente alle mie impressioni iniziali, il libro mi e` piaciuto parecchio! Non l'ho mai trovato noioso, le storie dei personaggi mi hanno coinvolto, ho tifato per alcuni e odiato tantissimo altri (che hanno trovato un destino meritatissimo!).
E se quindi il libro e` stato davvero scritto solo da Owen, il fatto che ci abbia piazzato anche il padre mi dispiace, perche` non ne ha bisogno. Owen, stellina, puoi farcela benissimo anche senza il nome di tuo padre in copertina! Credici di piu`.
Io anzi, spero che sia andata cosi, perche` se davvero una parte di questo libro e` stato scritto dal padre ne sarei un pochino delusa, perche` il nostro Steve e` quasi inesistente.

Il fulcro principale del libro e` la condizione delle donne oggi. Vediamo il punto di vista delle donne e quello degli uomini. Allora, e` vero che viviamo in un mondo ancora fortemente maschilista e patriarcale, pero` tutti a Dooling sono gli uomini di m…? Non se ne salva neanche uno! Da quelli fortemente maschilisti, beceri, violenti e ignoranti, che sanno solo calpestare una donna, molestarla e chiamarla con quella parolina con la T a uno dei protagonisti principali, il dottor Norcross, che nonostante sia un uomo intelligente, pacato, sostanzialmente un brav' uomo, scopriamo che anche lui e` un tantino egoista. Il fatto che fa tanto arrabbiare la moglie Lila, cioe` il fatto che abbia fatto costruire una piscina senza il suo consenso, dando per scontato che non avrebbe contestato una sua decisione, per molti e` una sciocchezza. Cioe`, come puo` Lila fissarsi su questa cosa? In realta` e` la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e` l'esempio di tutte quelle volte in cui il marito si e` comportato cosi, anche per decisioni piu` importanti. Come se la moglie non esistesse o non avesse tutta questa importanza.
Trovo comunque (e spero) che il tutto sia stato un pochino esagerato. Perche` attenzione, neanche le donne si salvano! Ce ne sono tante che tirano fuori il peggio di loro da questa storia, perche` per anni si sono sentite oppresse e maltrattate dagli uomini, e questo evento, l'arrivo di Evie Black le fa un tantino andare fuori di testa. Ecco, non c'e` una parte cattiva (gli uomini) e un parte buona (le donne) nell'umanita`. Tutti dovremmo essere rispettosi del prossimo. Chiunque esso sia.

La parte che non mi e` piaciuta? Si, c'e` e si chiama Evie Black. Nonostante sia la “cattiva” del libro la creatura che ha dato il via a tutto sto casino, mi e` sembrata quasi un accessorio. Non l'ho capita. E` intelligente? E` pazza? E` buona? E` cattiva? Perche` e` venuta? Quali erano i suoi reali scopi? Non so, credo che proprio lei non sia stata caratterizzata benissimo. Ma magari sono io che non l'ho capita, posso sempre sbagliarmi.

In definitiva:
Mi e` piaciuto questo libro? Assai!
Lo consiglio? Si, ma non aspettatevi di leggere molto Stephen.
Voto: 4/5






giovedì 4 gennaio 2018

"Norse Mythology" di Neil Gaiman - Cosa ne penso?

“Norse Mithology e` una raccolta di alcuni dei miti che riguardano la mitologia nordica e i suoi illustri protagonisti come Odino, il re di tutti gli dei; Thor, il figlio di Odino, incredibilmente forte ma non il piu` saggio tra gli dei; Loki, un manipolatore, astuto e intelligente, mal sopportato da tutti gli dei ma allo stesso tempo tollerato in quanto spesso li tira fuori dai guai.
Come dice Gaiman stesso, i miti riguardanti le gesta di queste divinita`, di giganti e altre strane creature, sono migliaia ma purtroppo a noi ne sono arrivati una minima parte. Gaiman ce li racconta, partendo dalla nascita dei 9 regni, per poi raccontarci di quache episodio riguardante giganti, nani, martelli rubati. Alla fine di tutto c'e` poi Ragnarok, la fine di tutto e di tutti. Ma sara` davvero cosi?”



Io ho sempre avuto un debole per i miti e la mitologia, ma quella greca! Forse perche` culturalmente e` piu` vicina a noi, e ne abbiamo sentito piu` parlare da piccoli, so tutto di Zeus & company, ma di quella nordica nada, nisba. A malapena sapevo chi era Odino.
Eppure la mitologia a me piace, quindi mi son sempre chiesta se ci fosse una raccolta di miti e leggende nordiche da leggere. Bene, durante il 2017 capita a fagiolo sugli account Instagram inglesi e americani che seguo, l'ultima fatica di Neil Gaiman, che udite udite parla proprio di questo!
Non potevo farmelo sfuggire e quindi me lo son fatta regalare per Natale. E` stata la mia prima lettura del 2018 e l'anno non poteva iniziare con una compagnia migliore!

Ho adorato questo libro! Purtroppo i racconti non sono tanti e sono anche abbastanza brevi (infatti se non avessi avuto l'influenza l'avrei terminato probabilmente nel giro di 24 ore), e coinvolgono tantissimo, quindi e` un libro che si divora in fretta.
Nell'introduzione Gaiman dice che ha voluto essere il piu` fedele possibile ai racconti originali mettendoci pero` del suo. Si e` immaginato di essere davanti a noi lettori e di raccontarci questi miti come se fosse un cantastorie. La sensazione c'e` tutta! I miti infatti devono essere raccontati in questo modo, fa parte del loro fascino.

Parliamo dei racconti senza entrare nei particolari. Si parte con la creazione dell'universo, dei 9 regni e della nostra cara Terra (o Midgard). Nel mezzo ci sono una serie di racconti, messi comunque in ordine cronologico, tanto che ogni storia richiama per qualche dettaglio quelle precedenti, di episodi che riguardano Odino, Thor, Loki, e le altre divinita`. Veniamo cosi` a sapere di come Thor ha avuto il suo martello oppure di come e` nato l'inferno (e l'espressione inglese <Go to Hell>). In questi racconti c'e` anche violenza, omicidi come se piovesse, un pizzico di sadismo ma anche tanto umorismo. Thor risulta comico per la sua scarsa scaltrezza, ma allo stesso tempo e` un eroe, anche se non e` tanto buono come si potrebbe pensare. Loki al contrario e` estremamente intelligente, ma e` anche un trickster, uno a cui piace fare scherzi pesanti, mettere i bastoni tra le ruote...e a un certo punto ne paghera` le amare conseguenze.
Gli ultimi due racconti sono molto piu` seri, ci avviciniamo al Ragnarok, la fine di tutto. Ho sempre sentito parlare di questo Ragnarok (e no, il film della Marvel non c'entra un fico secco anche se mi e` piaciuto) e nell'ultimo racconto Gaiman ci spiega come andra`. E` la fine di tutto, ma non proprio… e` la fine ma anche la rinascita.
Ogni volta che leggo un mito, di qualunque provenienza sia, mi stupisco della grande fantasia di chi li ha concepiti e anche di come la loro mente fosse un attimino perversa per certi aspetti :D
Ma e` la bellezza di questi racconti. Sono assurdi in tutti gli aspetti ma anche molto poetici in un certo modo.

Se vi interessa vagamente la mitologia io consiglio moltissimo questo libro. E` davvero carino, ben scritto e interessante. L'anno e` appena iniziato ma so gia` che sara` uno dei miei preferiti del 2018! Voto: 5/5!

Buon anno a tutti!!