“Sleepy
Hollow si trova in una zona misteriosa, terreno fertile per
l'immaginazione degli abitanti che nel corso del tempo hanno dato
vita a leggende da brividi. Tra tutte c'e` la leggenda del Cavaliere
senza testa, una oscura presenza che si aggira per i campi in sella a
un enorme destriero e ovviamente privo di testa.
A
Sleepy Hollow vive anche un insegnante di scuola elementare, Ichabod
Crane, pretendente della bella e facoltosa ereditiera Katrina. Ben
presto Crane scoprira` se la leggenda del Cavaliere senza testa e`
veramente tale o se c'e` qualcosa di vero dietro queste voci.”
La
leggenda di Sleepy Hollow e` un
racconto dello scrittore americano Washington Irving contenuto nella
raccolta Il libro degli schizzi
e pubblicato per la prima volta nel 1820. Ma probabilmente il
pubblico moderno conosce questa leggenda soprattutto grazie al film
diretto nel 1999 da Tim Burton, con protagonisti Johnny Depp,
Christina Ricci e Christopher Walken. Almeno per quanto mi riguarda,
quella era la storia che avevo in mente nel momento in cui ho
affrontato questo piccolo libricino. E credo che questo sia stato il
grande problema, perche` ahime`, non l'ho gradito molto.
Washington
Irving e` stato uno scrittore molto famoso e apprezzato durante il
1800, anche prima di Edgar Allan Poe e i suoi racconti gotici
facevano faville. Posso confermare che anche per quanto riguarda
questo racconto, la scrittura e` eccellente, con un linguaggio
“d'epoca” ma per niente difficile e soprattutto molto ironico;
Irving prende abbastanza in giro Ichabod Crane ma in maniera leggera
e simpatica e, soprattutto all'inizio, ho sorriso spesso.
Irving,
pero`, ama moltissimo anche le descrizioni; descrive tutto, nei
minimi particolari: dall'aspetto di Ichabod, ai suoi pensieri, ai
suoi desideri, all'ambiente circostante, le giornate di Crane, i
possedimenti della famiglia di Katrina e perfino le cibarie presenti
alla festa alla quale Crane partecipera` in casa di Katrina. Tutto.
Queste descrizioni, pesanti in qualunque contesto, avrebbero pero`
avuto piu` senso in un vero e proprio libro, ma in un racconto da
meno di 100 pagine finiscono per prendere quasi tutto il tempo della
narrazione, lasciando davero pochissimo spazio agli eventi. L'unica
parte dinamica, in cui il lettore (e Crane) incontrano finalmente il
Cavaliera senza testa si riduce a
poche
pagine.
Mi
ha lasciata un po` insoddisfatta.
All'inizio
del commento ho poi citato il film di Tim Burton. Le due cose sono
connesse? In parte. Diciamo che Burton ha lasciato quasi tutti i
personaggi principali e le atmosfere lugubri di Sleepy Hollow, ma per
il resto la storia e` completamente diversa e per una volta devo dire
che preferisco la storia immaginata da Burton. Molto piu` dinamica,
coinvolgente e con una spiegazione finale soddisfacente.
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