“Esteban
e` un ragazzo di Toledo con qualche problema. Dopo una vita passata a
innamorarsi di donne che lo hanno usato come un giocattolo e poi
buttato via, all'ennesima delusione decide di mandare tutto a quel
paese e farsi una vacanza, da solo. Lontano da tutti, anche dal suo
unico, migliore amico Blanco, un badante per ciechi. Ma questo non e`
l'unico problema di Esteban, perche` il ragazzo e` schizofrenico e da
una vita nella sua testa ci sono altre voci che gli tengono
compagnia.
Peccato
che i guai non sono finiti qua, ma il viaggio e` solo l'inizio. Tra
dirottamenti aerei che lo porteranno a Israele, incontri con
personaggi enigmatici, Mani rinsecchite, angeli e Lucifero, Esteban
ci porta con lui in questa DELIRANTE avventura, che sara` anche una
buona occasione per ritrovare se stesso.”
<Un
libro per santi che desiderano diventare dei veri bastardi, e per
provetti bastardi che vorrebbero raggiungere un minimo di santità.
In queste pagine, il cinismo è il filo conduttore, la redenzione un
viaggio non immaginario, e la rassegnazione una tripartizione tra
rabbia, amore e pazzia.
Se sarete di buon umore, leggendo questo libro potrebbe passarvi la voglia di sorridere. Se siete di umore nero, forse riderete. Se avete invece un pessimo rapporto con gli altri, ma soprattutto con voi stessi, leggendo questo libro potreste scoprire il lato comico della vita e diventare persone migliori. Se invece migliori lo siete già, in queste pagine potreste trovare la ragione ultima per la quale abbracciare definitivamente le gioie della misantropia e del cinismo>
Se sarete di buon umore, leggendo questo libro potrebbe passarvi la voglia di sorridere. Se siete di umore nero, forse riderete. Se avete invece un pessimo rapporto con gli altri, ma soprattutto con voi stessi, leggendo questo libro potreste scoprire il lato comico della vita e diventare persone migliori. Se invece migliori lo siete già, in queste pagine potreste trovare la ragione ultima per la quale abbracciare definitivamente le gioie della misantropia e del cinismo>
Queste sono le parole con cui Massimo Mayde ci descrive il suo
romanzo, invitandoci alla lettura ma allo stesso tempo ammonendoci.
Si, perche` L'errante e` un
romanzo decisamente insolito, politicamente scorretto, delirante. Non
comune. Un lavoro molto diverso dal suo primo romanzo pubblicato da
Abeditore, Re Nero,
che nel 2017 ho letto e adorato. Per questo motivo devo ammettere che
L'errante mi incuteva
un po` di timore; avevo paura di trovare un romanzo complicato che
non avrei apprezzato e sinceramente mi sarebbe dispiaciuto, perche`
fino a questo momento trovavo che Massimo fosse un bravo scrittore.
E` comunque grazie alla fiducia che gia` riponevo in lui che mi ha
convinta ad acquistare il libro. Meno male che l'ho fatto, perche` se
Re Nero mi era
piaciuto, L'errante lo
supera!
Il romanzo e` scritto tutto in prima
persona; e` infatti Esteban stesso (e le altre voci nella sua testa)
che ci racconta questa pazza avventura. Esteban e` un ragazzo
estremamente cinico, inca...volato
con il mondo, abbastanza misogino, eppure non risulta sgradevole
neanche una volta. Non sono come lui, per fortuna, ma un pochino di
cinismo lo apprezzo sempre. E devo dire che in parecchi casi mi ha
fatto anche ridere! In realta` tutto questo deriva dal vissuto di
Esteban, che lo ha portato ad avere una certa visione del mondo, che
forse non condivido pienamente ma che posso capire. Quindi non
fatevi ingannare dal suo perenne cattivo umore, perche` in fondo
Esteban e` molto simpatico :D
Capita spesso che la narrazione dei
fatti molto avventurosi e veloci venga interrotta, rallentata dal
flusso di pensieri di Esteban, che si fissa su un concetto, un
pensiero e lo analizza, lo sviscera, blatera tra se e le altre due
presenze nel suo cervello creando anche battibecchi niente male, in
cui si intuiscono facilmente le varie personalita`. Questa
particolare narrazione destabilizza forse la prima volta che la si
incontra ma poi ci si abitua e anzi, ritengo sia anche uno dei punti
di forza del romanzo perche` e` impossibile non mettersi a riflettere
su quello che Esteban pensa.
Parlare della trama e analizzarla
punto per punto e` abbastanza complicato perche`, tolti questi
momenti di “riflessione” la narrazione e` molto dinamica e
veloce, con colpi di scena, sparatorie improvvise, personaggi che
appaiono dal nulla. Succede veramente di tutto ed e` molto difficile
annoiarsi! Inoltre c'e` quel pizzico di sovrannaturale che
personalmente adoro.
Un'altra cosa che ho apprezzato
molto e` il fatto che il libro e` diviso in capitoli introdotti da
una canzone, rigorosamente rock, che riassume il concetto del
capitolo stesso e i sentimenti di Esteban in quel momento della
narrazione. L'ho apprezzato soprattutto perche` tra quelle canzoni ci
sono alcune delle mie preferite e penso proprio che mi faro` una
playlist (che ovviamente chiamero` L'errante).
In tutto sto grande casino la parte
che ho apprezzato di piu` e` il finale, in cui mi sono perfino
commossa ( ed e` mooooolto difficile che accada) e che mi ha fatto
capire, una volta per tutte, che la scrittura e` e deve essere a
tutti gli effetti il mestiere di Massimo Mayde. Puo` scrivere
qualsiasi cosa con una profondita` e una capacita` di narrazione, di
linguaggio, che a parer mio e` rara ma che sembra naturale in lui.
Non e` uno scrittore per tutti, i suoi non sono libri commerciali,
per la massa, perche` abbastanza particolari, ma merita davvero molto
piu` successo.
Il mio voto e` un 5 pieno.
Compratelo, leggetelo, capitelo, diffondetelo. Io ormai sono in
love.
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