giovedì 4 ottobre 2018

"L'incubo di Hill House" di Shirley Jackson - Cosa ne penso?


“Da ottant'anni la residenza di Hill House e` motivo di paura presso gli abitanti di Hillsdale tanto che non viene mai nominata. E` una casa strana, oscura e tetra, al centro di molti pettegolezzi; nessuno sa con certezza che cosa succeda li dentro ma di sicuro e` una casa che mette i brividi a prima vista.
Per questo motivo il professor John Montague, antropologo con la passione per il paranormale, decide di mettere su una squadra di volontari con i quali passare qualche giorno (e notte) a Hill House: l'obiettivo e` quello di registrare in maniera scientifica tutti gli eventi paranormali che potranno verificarsi in modo da spiegarli al mondo. E cosi il professor Montague accompagnato da Luke, futuro erede della casa, Theodora e dalla timida Eleanor partiranno per questa strana spedizione ignorando quello che la casa ha in serbo per loro.”




Se siete amanti del genere horror, gotico o se siete incuriositi da queste storie non potete farvi sfuggire un romanzo di Shirley Jackson. Io fino a questo momento l'avevo fatto e me ne pento!
Perche` la Jackson e` cosi importante? Perche` e` una vera e propria rappresentante del genere e una delle pioniere del tema “casa infestata”. Quante volte abbiamo visto dei film in cui un gruppo di infelici si avventura in una casa dalla oscura reputazione? Ebbene, molti di quei film devono la loro esistenza a questo libro.
I romanzi della Jackson sono tra i preferiti di Stephen King ai quali pure lui si e` ispirato, e ora che ho iniziato a conoscerla capisco il perche`.

In effetti, cercando tra le tante recensioni online e sentendo di persona l'opinione di altri “bookstagrammers” su Instagram, quasi tutti hanno la stessa opinione su questo romanzo: la scrittura della Jackson e` eccellente, il libro parte alla grande ma il finale e` un po` deludente. Le cose che meno convincono in generale sono: i personaggi non tanto simpatici, i dialoghi a volte incomprensibili e il finale, che sembra manchi in qualche cosa, non troppo convincente. In tanti si aspettano piu` azione, qualche spiegazione o qualche brivido in piu`. In effetti la Jackson ci lascia con molti punti interrogativi ma, se per tante persone le cose che ho appena scritto sono state dei difetti a me sono piaciute tantissimo.

Partiamo dai personaggi. E` impossibile non provare simpatia per il professor Montague; si potrebbe pensare che sia un ciarlatano ma in realta` non e` cosi. Lui crede fermamente nel paranormale e nella possibilita` di darne una spiegazione scientifica. Si capisce che nonostante faccia un buon lavoro sia comunque conosciuto e preso in giro dai suoi colleghi per questa sua passione vista come una stramberia e mi fa tenerezza pensare alla tenacia con la quale sogna di dire al mondo “avevo ragione io, i fantasmi esistono”. Una volta poi che conosceremo sua moglie sono sicura che tutti i lettori, nessuno escluso, proveranno un'infinita pena per quello che quest'uomo e` costretto a sopportare. La non troppo squisita signora Montague, infatti, e` una aspirante medium convinta di essere una grande esperta del tema. Saccente, maleducata con tutti, ovviamente non capira` mai in cosa si e` cacciata e ha anche la fortuna di non assistere mai ai reali eventi spaventosi che la casa riserva solo al gruppo di cacciatori di fantasmi originali. La “signora”, anzi, non capisce neanche in quale pericoli va a cacciarsi tutta presa dal fatto che i fantasmi sono solo in cerca d'amore e di conforto. E` una persona che ha molta simpatia e compassione per i defunti ma e` una vera st….. con i vivi, soprattutto con suo marito, un santo che la sopporta!
Nessuno dei protagonisti in realta` e` veramente un personaggio positivo: Luke e` descritto come uno scansafatiche ladruncolo, in attesa che la zia schiatti per poter avere la sua eredita` mentre Theodora non si capisce mai bene come sia veramente. Questo perche` noi lettori vediamo i due ragazzi attraverso gli occhi di Eleanor. E` lei che ce li descrive, in base alle sensazioni che le danno, peccato che non sono mai le stesse! Soprattutto nei confronti di Theodora, Eleanor ha sentimenti decisamente contrastanti: un minuto prima la adora, il minuto dopo la odia; un momento Theo e` la persona piu` buona del mondo, in quello dopo e` cattiva e meschina. Perche` questi cambiamenti? Perche` Eleanor e` una persona altamente instabile. Ha trent'anni e per piu` di dieci e` stata la badante della madre, gravemente malata. Non ha amici, non ha un lavoro, non ha una sua vita e in piu` e` tiranneggiata dalla sorella che si e` tirata presto fuori da quella situazione sposandosi e lasciando tutto il peso sulle spalle di Eleanor.
Mi ha fatto molta tenerezza quando, dopo aver deciso di unirsi alla comitiva di Hill House, per la prima volta prende in mano la sua vita e ruba l'auto alla sorella per poter raggiungere Hillsdale. La seguiamo nel viaggio in macchina, durante il quale lei attraversa paesi e fantastica su come sarebbe potuta essere la sua vita se fosse vissuta in quella casa con le statue dei due leoni, in quel giardino… Per la prima volta in vita sua e` libera e puo` fare quello che vuole. Pero`, come dicevo, la sua personalita` e` ormai danneggiata, disturbata, e questo la casa lo percepisce immediatamente decidendo di farne di Eleanor la sua vittima preferita.
L'ultimo personaggio del romanzo, e ` infatti Hill House. La casa ha una sua personalita`, sembra quasi che abbia un suo cervello, che pensi: Individua la piu` fragile del gruppo e decide di farne un bersaglio, di tormentarla, di puntare sul suo senso di colpa.

E qui ci si puo` collegare al senso di insoddisfazione che a volte questo romanzo lascia. Si perche` se vi aspettate grandi colpi di scena, o una spiegazione di cio` che avviene nella casa allora rimarrete delusi. Ma questo non vuol dire che la tensione non sia sempre alle stelle. La storia che la casa ha alle spalle viene narrata ed e` una storia da brividi, e le manifestazioni ci sono, oscure e inquietanti. La casa e` malvagia, e` la bocca dell'inferno, e questo si percepisce in tutta la lettura. E` la casa che vince alla fine. Ma non c'e` una vera e propria conclusione e questo a me e` piaciuto molto, perche` se la Jackson fosse andata oltre con le descrizioni, da romanzo inquietante si sarebbe trasformato in classico romanzetto dell'orrore. Rimanendo cosi, sul vago, lascia al lettore la libera interpretazione e ho trovato questo modo di scrivere molto elegante.

La scrittura e` fantastica. Scorrevole, per nulla pesante, ma in grado di creare l'atmosfera in maniera eccellente. Per tutta la lettura si avverte un senso di opprimente inquietudine.
Sono d'accordo in parte per i dialoghi, e` vero, a volte sono senza senso perche` ci sono piu` persone che parlano contemporaneamente, di cose diverse. A volte uno dei protagonisti inizia a vaneggiare, ma questo per me crea un senso di smarrimento assolutamente voluto dalla scrittrice.
Non ho mai perso l'attenzione e se da una parte ne avrei voluto ancora, dall'altra sono soddisfatta di come il romanzo e` terminato. E` un crescendo di follia stimolata dalla casa, che arriva al culmine...e poi finisce, di botto.

A me e` piaciuto veramente tanto, sicuramente ora voglio recuperare tutti i suoi romanzi!!
Il mio voto e` assolutamente un 5 pieno. Consigliatissimo soprattutto per il periodo di Ottobre o in generale in quelle serate di freddo e pioggia.  

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